Di seguito la dichiarazione di Pino Turi ( Segretario generale della Uil Scuola) sull’annuncio in conferenza stampa di tutti a scuola il 26 aprile da parte del Premier Mario Draghi e del ministro della Salute Roberto Speranza ha detto:
“Prendiamo atto della volontà politica di questo Governo di mettere in primo piano la scuola, perché abbiamo sempre detto che la scuola è in presenza ma anche in sicurezza.
E’ questo un elemento da assicurare assolutamente a lavoratori e studenti ed alle famiglie. Serve il tracciamento, che purtroppo nei mesi è saltato e va completato il piano di vaccinazione, rimasto incompiuto. Al momento ci sono 400 mila insegnanti non immunizzati.
Le tecnologie possono dare una mano, non solo nella didattica on line ma anche in presenza – ha sottolineato il Segretario generale della Uil Scuola – con la predisposizione di strumenti di areazione e igienizzazione degli ambienti. Molto può essere fatto anche per il rientro a settembre con classi meno numerose e spazi ridisegnati.
Bastano pochi mesi per mettere in sicurezza il nuovo anno scolastico – ha rilanciato Turi – facendo valutazioni e interventi coerenti. Non possiamo continuare con le narrazioni, servono interventi. La scuola apri e chiudi non può funzionare senza personale. Si potrebbe persino immaginare, pur di mettere insieme i tanti tasselli su classi, organici, edifici, dispositivi e trasporti, un rientro nazionale il 1° ottobre, con tutti gli insegnanti in cattedra e gli alunni in sicurezza. Sarebbe da preferire al continuo carosello di nomine e di decisioni a cui abbiamo assistito negli anni scorsi”.