CICCHETTI: IL SEGRETARIO CITTADINO DEL PD PARLA DI FIORITO E DIMENTICA MARUCCIO

Antonio Cicchetti

Un camerata (così ci chiamavamo allora) dei tempi del MSI e poi di AN, transitato nel PD, di cui è recentemente diventato segretario cittadino, si è stizzito per la richiesta di dimissioni del Sindaco Petrangeli avanzata dal PDL.

Nel perdere le staffe torna sulle note vicende della regione Lazio per poi proseguire con un appello volto a realizzare un brodoso  e generico programma del PD. E’ bene che il nervoso ma distratto ex camerata sappia  che quando parla di quello scandalo deve sempre associare il nome di Fiorito a quello di Maruccio, assessore ai lavori pubblici di Marrazzo e poi capogruppo e segretario regionale dell’IDV.

E’ giusto, inoltre, che sappia, se vuole chiarimenti su come funzionava il sistema “fondi ai gruppi” nel Lazio, di non potersi rivolgere all’unico consigliere che, per sua libera scelta, come ha riconosciuto Sergio Rizzo sul “Corriere della Sera”, non aveva doppi incarichi. Dovrebbe parlare, invece, con l’ex vice presidente del Consiglio, Bruno Astorre del PD che faceva parte del Consiglio di Presidenza dove , nel più assoluto riserbo e all’unanimità, si “materializzava” l’aumento della dotazione finanziaria ai gruppi oppure con l’ex capogruppo del PD Montino che lo “trattava” insieme agli altri pari grado. Quanto alla sorte di Petrangeli, argomento del giorno sul quale si vorrebbe sorvolare spargendo una cortina di chiacchiere, è evidente che non possa essere differente da quella di Josefa Idem. Se si dimette un Ministro non si vede come, per gli stessi motivi, non dovrebbe farlo un Sindaco.