Ho letto con attenzione l’ennesimo comunicato emesso dal Consigliere Sebastiani, accompagnato in questo caso dal Consigliere Diana, e la prima considerazione che mi viene spontanea è che considerazioni fatte da chi di una politica del personale spericolata ne ha fatto un metodo di governo meritano una risposta.
Sanno bene i Consiglieri che il quadro complessivo del sistema dirigenziale ha subito variazioni non attese e certamente non da noi determinate e compito dell’amministrazione è quello di garantire che la macchina funzioni. Sanno anche bene che sono stati rispettati i parametri per gli art. 110 e che l’art.90 (dal 2012) non è certamente una funzione dirigenziale.
Dovrebbero anche sapere che un comando non incide sulle percentuali in quanto la spending rewiew prevede la possibilità anche tra enti in difficoltà non variando la spesa pubblica complessiva e che la riduzione del numero dei dirigenti dovrà essere applicata dopo l’emanazione del DPCM per gli Enti locali . Insomma dovrebbero sapere molte cose ed anche che ci si sta muovendo secondo quei parametri che corte dei conti e ministero ci impongono per essere ammessi ai fondi della 174. Inadeguati mi sembrano loro.
Il consigliere Sebastiani perdendo l’occasione per fare una politica più alta e sfidare l’amministrazione sui progetti e non limitandosi a fare il vigile ed il Consigliere Diana per aver troppo presto dimenticato tutte le cose che stiamo cercando di mettere in ordine dopo una sua cogestione davvero “spericolata”.