Il Comune è tuttora esposto al pericolo di dissesto finanziario, tanto che siamo stati costretti a ricorrere alla procedura prevista dal decreto legge n. 174/2012 rivolto agli Enti con gravi squilibri strutturali di bilancio in grado di provocare il dissesto. Opportunità, come abbiamo più volte ribadito, che prevede l’istituzione di un apposito fondo di rotazione per la concessione di anticipazioni agli enti locali in condizioni di squilibrio finanziario.
L’aumento al massimo di legge di tasse e tariffe, è una strada obbligatoria, indispensabile per risalire la china verso il risanamento dell’Ente. Lo Stato aiuta il Comune ad evitare il fallimento (il dissesto negli enti pubblici equivale al fallimento), stanziando dei fondi, ma in cambio pretende una politica rigorosa di bilancio che passa, purtroppo, anche per gli aumenti delle tariffe.
Tuttavia, nonostante le difficoltà finanziarie che stiamo incontrando e i sacrifici dovuti al risanamento, siamo riusciti a prevedere molte agevolazioni tributarie (vedi IMU e TARES) per i soggetti in condizioni di disagio economico, ma anche per le attività commerciali, artigianali, industriali e agricole. Anche per quanto riguarda