I Reparti appartenenti al Gruppo Carabinieri Forestale di Rieti, nell’ultimo trimestre, hanno intensificato i controlli sul corretto svolgimento dell’attività venatoria. Se è certamente vero che la gran parte dei cacciatori si è attenuta al rigoroso rispetto della normativa vigente, vanno, però, riferiti anche i comportamenti, costituenti illeciti penali o anche solo amministrativi, che non sono sfuggiti al vaglio dei Carabinieri.
I più gravi di essi, che assumono il carattere di illecito penale, sono stati riscontrati dalla Stazione Carabinieri Forestale di Borgorose, che ha denunciato alla Procura della Repubblica un uomo di Cisterna di Latina, per aver esercitato l’attività venatoria in assenza di licenza di porto di fucile e un uomo di Pescorocchiano per aver abbattuto un cinghiale in periodo non consentito.
I Carabinieri della Stazione Forestale di Antrodoco, a Cittaducale, hanno contravvenzionato, per un importo pari a 412 euro, un uomo di Terni, per aver installato un appostamento fisso di caccia non autorizzato.
Numerosi gli illeciti amministrativi riscontrati nella caccia al cinghiale, con 7 sanzioni amministrative elevate dalle Stazioni Carabinieri Forestale di Contigliano e Borgorose e dal Posto Fisso di Monte San Giovanni per omesse, o errate, annotazioni sul tesserino venatorio, per un importo complessivo di euro 972 e una sanzione per omessa apposizione della tabella monitoria prevista per la battuta di caccia al cinghiale, da parte della Stazione Forestale di Rieti, con sanzione di 102 euro.
La stessa Stazione Forestale di Rieti, a Torricella in Sabina, ha sanzionato un cacciatore che non aveva rispettato la distanza prevista dalla strada e uno per aver esercitato la caccia in zona differente da quella assegnata, con sanzioni complessive pari a 152 euro.
I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Borgorose hanno controllato e sanzionato, per l’importo di 102 euro, un cacciatore che aveva intrapreso l’attività venatoria prima dell’orario consentito. Sanzionato per l’importo di 50 euro, dai militari del Posto Fisso di Monte San Giovanni, un cacciatore per esercizio venatorio lungo la strada, con fucile non in custodia.
A novembre, 2 cacciatori, originari di Stroncone (TR), sono stati sanzionati a Configni, per aver esercitato attività venatoria violando il divieto di spostamento in entrata e in uscita in periodo in cui l’Umbria era “zona arancione”, con sanzioni complessivamente pari a 800 euro.