In Prefettura si è nuovamente riunito, alle ore 12 ed alle ore 19, in videoconferenza, il Centro Coordinamento Soccorsi, per un aggiornamento della situazione del fenomeno di piena in atto e del movimento franoso che interessa i Comuni di Varco Sabino e di Marcetelli, dopo le misure adottate nei giorni precedenti da parte di tutti gli Enti preposti.
Presenti, oltre alla Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polstrada, Vigili del Fuoco, i responsabili tecnici di Regione Lazio, Amministrazione provinciale di Rieti, Anas, Astral, Erg Hydro per la diga del Turano, Centro Operativo Comunale di Rieti, APS, Consorzio di Bonifica Etruria Meridionale e Sabina, ed i Sindaci di Belmonte in Sabina e Greccio.
La puntuale disamina dei livelli di quota della diga e del fiume Turano, nonché della situazione degli argini e dei ponti, nelle località dove sono state registrate le maggiori criticità per effetto della piena, ha confermato una sostanziale stabilità ed equilibrio dell’intero sistema idraulico, che fa ben sperare soprattutto in considerazione del miglioramento delle condizioni metereologiche previsto nei prossimi giorni.
Nella giornata di lunedi verranno, comunque, svolti ulteriori sopralluoghi tecnici di monitoraggio, al fine di valutare, permanendo l’attuale situazione, le condizioni e i tempi di riapertura della strada provinciale 45 e di ripristino della rete fognaria a Maglianello Basso. Con l’occasione, verranno individuati gli interventi post-emergenza necessari per la messa in sicurezza degli argini e dell’alveo dei fiumi interessati.
Le Forze dell’Ordine, che non rilevano al momento particolari problematiche anche relativamente alla viabilità, continuano nei servizi di pattugliamento e di controllo. Vengono mantenuti, inoltre, i presidi dei volontari della protezione civile del Comune di Rieti, con il coordinamento dei tecnici della Provincia e con l’eventuale intervento dei Vigili del Fuoco.
Riguardo alla situazione del movimento franoso nei citati Comuni, la Provincia ha riferito, dopo il sopralluogo di stamattina, di una situazione particolarmente critica che non consente la rimozione “manuale” del masso, per cui sarà necessario procedere con microcariche, secondo un piano di demolizione controllato, per non comprometterne la stabilità, che verrà concordato nel sopralluogo previsto per lunedì.
La Prefettura, in chiusura, ha richiamato gli Enti a mantenere l’attuale stato di allerta e a monitorare gli effetti del deflusso delle acque soprattutto nei punti che hanno registrato maggiori criticità e vulnerabilità, anche in prospettiva dell’innalzamento delle temperature nei prossimi giorni ed al conseguente scioglimento della neve.
I lavori del CCS sono stati aggiornati alle ore 12 di lunedi per valutare, sia l’efficacia dell’attuale riduzione del rilascio della diga con il progressivo abbassamento del livello del lago di Turano e la contestuale riduzione dei disagi a valle della diga, che gli esiti del sopralluogo del movimento franoso a Varco Sabino e Marcetelli, per la rimozione in sicurezza del masso.