“C’era un sogno condiviso dai piccoli Comuni del comprensorio del Terminillo, purtroppo mai da nessuna Amministrazione di Rieti: riuscire a creare un bacino sciistico in grado di competere con l’Abruzzo e con cui rilanciare un territorio in grande difficoltà sociale ed economica.
Ma quel sogno, dopo decenni di lavoro, si infrange con la probabile approvazione da parte della Regione di un progettino di nessun respiro, senza coraggio, che dilapida le risorse sin qui investite e che sancirà non il sacrosanto rilancio del Terminillo Stazione Montana, ma il suo definitivo declino.
Probabilmente, al di là del progetto, le nostre idee di aggregazione, progresso, salvaguardia, futuro del territorio non coincidono con quelle della Regione Lazio.
Non ci stiamo, abbiamo lavorato come ci avete chiesto, fatto quello che ci avete domandato, rinunciato a pretese migliori, lasciato ad altri gestire la nostra terra, ed il risultato è questo!
Non rivendichiamo supremazie, quelle, come dice l’On. Melilli, le lasciamo alla piccola politica! Rivendichiamo il nostro orgoglio di essere montanari, di sapere quello che è utile, di rispettare quello che i nostri avi hanno fatto… Rivendichiamo la bontà del progetto TSM2 nella sua interezza e nella sua idea di sviluppo…
E non può certo sfuggire, dopo la giusta analisi tecnica, che la probabile approvazione di un ‘moncherino’ del ‘Progetto TSM2’ certifica una mancanza di visione a lungo termine, di capacità di elaborazione di politiche d’insieme realmente utili ai territori tali da riuscire a invertirne l’attuale trend di inarrestabile spopolamento.
Le prescrizioni partorite a fatica dall’area VINCA, al di là di Cantalice, non consentiranno di pianificare un business plan sostenibile, in grado di attrarre investimenti privati né tantomeno di ampliare il numero dei turisti fruitori.
Ancora una volta Rieti esulta per aver realizzato quanto da sempre voluto: un ‘giocattolo’ appannaggio di pochi, con la solita visione ristretta e provinciale, incapace di progetti a lungo respiro e valorizzanti per l’intero comprensorio.
Una riflessione a tutto campo che il PD di Cantalice sviluppa amaramente in queste ore a fronte di tanta lontananza, ma che non può e non deve fermarsi alla sola amarezza, ma a chiari atti amministrativi e politici che seguiranno.
L’Amministrazione di Cantalice, forse unico esempio in questa Provincia, di un Comune governato, dal dopoguerra ad oggi, dal centro-sinistra, provvederà a fare ricorso all’approvazione di questo ‘moncherino’ di progetto non appena tempi e modi lo consentiranno; a verificare se il comportamento dei funzionari regionali sia stato legittimo, riservandosi di denunciarli civilmente e penalmente dove se ne ravvedano le ragioni.
Il circolo del PD di Cantalice prenderà atto di quanti tra i membri dell’Amministrazione, del direttivo e dei 75 tesserati 2020 avranno intenzione di restituire la tessera e ne darà formale comunicazione alla Segreteria provinciale.
L’Amministrazione del Comune di Cantalice e il locale circolo del PD congiuntamente chiedono a tutti coloro che a vario titolo conoscono realmente lo spirito con cui questo progetto ha preso vita negli ultimi decenni, in primis alla Segreteria provinciale del PD ed ai Comuni in esso coinvolti, di condividere le ragioni di questo documento, e di sostenere, presso il livello regionale, la voce accorata di tutto il comprensorio perché noi ancora crediamo che il ‘sogno’ sia realizzabile!!
Così, in una nota, l’Amministrazione di Cantalice ed il Circolo PD di Cantalice.