Nel mese di novembre i ricercatori del Ce.Ca.Re.P (Centro Oncologico di Ricerca e Prevenzione della Provincia di Rieti) finanziato dall’ALCLI e dalla Sabina Universitas, hanno pubblicato la seconda edizione del libro: “The Big Killers”, una raccolta di monografie dal 1982 al 2011 sulle patologie oncologiche a maggiore impatto sulla mortalità nella provincia di Rieti, una provincia caratterizzata da bassa urbanizzazione, alta prevalenza di anziani e basso numero di nascite.
Il manoscritto, in cui sono raccolti tutti i dati di mortalità per patologia oncologica della provincia di Rieti forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), è uno strumento fondamentale di divulgazione ed informazione per la popolazione, ma rappresenta un vero e concreto supporto strategico per la prevenzione oncologica che rimane ancora oggi la più potente arma contro la lotta ai tumori. Lo studio “The Big Killer” diventa soprattutto nella provincia reatina, che ancora non ha il proprio Registro Tumori, una ricerca fondamentale che ci mostra il trend della mortalità per tumori nel nostro territorio.
“In mancanza di dati epidemiologici sul nostro territorio – evidenzia il prof. Vincenzo Mattei – il Ce.Ca.Re.P., in collaborazione con altre prestigiose università ha portato avanti ricerche che ci hanno consentito di avere dati sulla mortalità degli ultimi 30 anni e di fare importanti studi sui fattori di rischio tumorali sui bambini in differenti aree del reatino, dando un significativo contributo nell’elaborazione di nuove strategie che possono rappresentare un punto di partenza per la ASL territoriale e le associazioni di volontariato nell’organizzare campagne di prevenzione e screening specifiche per le patologie neoplastiche più diffuse nella provincia di Rieti.”
La presidente dell’ALCLI Giorgio e Silvia ricorda la scelta dell’associazione di investire nella ricerca: “Nel 2016 la nostra associazione insieme alla Sabina Universitas, con un grande sforzo ha voluto strutturare un centro di ricerca e prevenzione oncologica che non esisteva a Rieti. Oggi, in tempo di Covid, tutti parlano di ricerca, ma noi riteniamo che non solo in pandemia ma sempre, la ricerca deve essere sostenuta perché è fondamentale per tutelare la salute.”