Gli studenti italiani sono ancora una volta al centro di una sfida, stavolta davvero stellare: si tratta dello Space Hack 2020, il primo Hackathon online della scuola italiana sullo studio dello spazio, organizzato dalla Scuola polo Blaise Pascal di Pomezia, nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale.
La competizione è ardita, soprattutto in momenti difficili come questo, in cui la scuola si sforza incredibilmente di rimanere un saldo presidio di normalità per i giovani. 60 studenti, provenienti da 10 regioni italiane, divisi in 10 squadre, competono ininterrottamente per tre giorni, dal 2 al 4 novembre, rigorosamente interfacciandosi in lingua inglese, facendo squadra con compagni che incontrano per la prima volta.
L’intelligenza individuale diviene immediatamente intelligenza collettiva, unico fronte su cui la scuola italiana è chiamata a fare un serio investimento. La maratona è nello spazio, la sfida molto complessa: Look out, dalla Terra allo Spazio. Obiettivo:avvicinare i giovani di tutte le età, attraverso la creazione di progetti digitali innovativi, ad attività di esplorazione spaziale.
STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), lingua inglese, debate, team working, peer to peer learning, gamification: questi gli ingredienti della scuola del futuro.
Il Rosatelli ha risposto ancora una volta alla sfida con gli alunni Thomas Fiocco, Maicol Alfonsi, Maria Figorilli, Giulia Cifone e Domenica Faustini del quarto Biotecnologie e con Flavio Carlucci della terza Liceo Scientifico Quadriennale. Due gli alunni arrivati in finale con i loro progetti, Alfonsi e Carlucci.
Ad aggiudicarsi il terzo posto del podio è stato proprio Flavio Carlucci, il più giovane degli studenti in competizione. Above the sky è il nome del videogioco progettato dalla sua squadra, per grandi e piccini, graduato in difficoltà, che contiene prove da superare legate alle discipline STEM. Direttamente da Giove, il pianeta del Team di Flavio, alla Terra.
Tra i giurati, lusinghiero il giudizio di Alberto Tuozzi, dell’Agenzia Spaziale Italiana: “Questi giovani – ha dichiarato – mi hanno lasciato senza parole. Ci fanno ricordare che l’Italia vanta menti brillanti impegnate nella ricerca aerospaziale, e non solo. Ci fanno sentire orgogliosi e fiduciosi per il futuro del nostro Paese”.
Quando l’intelligenza individuale diventa collettiva, può davvero tutto.