Lo scopo principale di queste istituzioni non è quello di salvaguardare le specie pregiate ma quello di creare poltrone comode su cui sedersi La conseguenza è stata, ed era prevedibile, che le specie pregiate si sono quasi estinte e altre specie come gli ungulati si sono riprodotti in modo esponenziale.
Il problema principale del Parco dei Monti della Laga è proprio il suo perimetro fatto di vaste zone boscate all’interno delle quali i cinghiali si rifugiano e si riproducono indisturbati per poi uscire fuori e creare danni sia all’interno del parco che nelle zone circostanti.
In tempi non sospetti, circa 2 anni fa,
Altro grosso problema di cui si parla poco o niente sono i danni causati dalla fauna protetta (lupi) alla zootecnia e qui il problema è ancora più annoso visto che non sono specie cacciabili e quindi è ancora più complicato intervenire. Io credo che gli agricoltori, ormai giustamente esasperati, non vogliono più vedere vanificato il lavoro di un intero anno, e oltre al danno la beffa, le lungaggini burocratiche per il risarcimento dei danni negli anni precedenti. Lo stesso problema che affligge l’amatriciano si verifica anche nel leonessano con l’Oasi del Terminillo anche se nessuno ne parla.
Condivido pienamente le parole di Nesta ma il problema di questa provincia è che da troppo tempo si fanno tavole rotonde senza risoluzione dei problemi perché è sempre meno complicato non pestare piedi a qualcuno che assumersi le responsabilità di risolvere problemi veri….. speriamo che sia giunta l’ora che chi di dovere si impegni veramente prima che succeda qualcosa di irreparabile…… ma si sa questa è l’Italia… la stalla viene chiusa sempre dopo che sono usciti i buoi…….