Mercoledì 27 marzo alle ore 17.00, nella Cattedrale di Rieti, Mons. Delio Lucarelli, presiederà la Messa Stazionale del Crisma, durante la quale saranno benedetti gli Olii Santi: dei Catecumeni, per l’unzione durante i battesimi, degli Infermi, per l’Unzione dei Malati, e del Crisma – da cui il nome della celebrazione unica nell’anno – per l’unzione dei battezzati, dei cresimandi, e anche dei preti e dei vescovi, rispettivamente sulle mani e sul capo, nel giorno della loro consacrazione. Questo Olio verrà usato anche per l’unzione delle pareti delle nuove chiese e degli altari.
Gli Olii saranno presentati da alcuni genitori che chiedono il battesimo per i loro figli (Catecumeni); da alcuni giovani che riceveranno la Cresima (Crisma, olio d’oliva misto a balsamo) e dagli allievi infermieri quello degli Infermi.Durante la complessa e suggestiva cerimonia i sacerdoti rinnoveranno le promesse sacerdotali che hanno emesso il giorno della loro ordinazione; tra le altre domande il Vescovo chiederà loro se intendono rinnovare la promessa di “fedele rispetto e obbedienza” a lui e ai suoi successori.
Giovedì, alle ore 18, Mons. Vescovo presiederà la Messa dell’Ultima Cena, nella quale si rivive l’istituzione del comandamento dell’amore che Gesù rese visibile attraverso al lavanda dei piedi, l’istituzione dell’Eucaristia e del sacerdozio.
Durante il canto del Gloria si suoneranno le campane e gli strumenti musicali che poi non suoneranno più fino al Gloria della Veglia Pasquale. Al termine del Rito il Pane Eucaristico sarà recato in processione nella Cappella del Crocifisso, al cosiddetto altare della Reposizione, per l’adorazione nella mattinata del venerdì e per la Comunione durante la liturgia della Passione del venerdì Santo.
Venerdì, sempre alle 18, il Presule reatino presiederà la Liturgia della Passione, durante la quale si leggerà la Passione di Gesù secondo Giovanni e si svolgerà il rito della ostensione e della adorazione della Croce; la celebrazione si concluderà con la Comunione Eucaristica, visto che in questo giorno e nella giornata di sabato sono vietate le Messe. È curioso notare che il Cerimoniale dei vescovi prevede che durante questo rito il vescovo non indossi né l’anello del pescatore, né la croce pettorale, né rechi il bastone pastorale, a indicare l’assenza del Maestro. I vescovi possono indossare la mitra bianca semplice in segno di lutto e che si usa per le esequie e i tempi di penitenza.
Sabato, a partire dalle 23, inizierà la Veglia Pasquale, con la benedizione del fuoco nuovo, l’accensione del cero pasquale, che resterà acceso fino a Pentecoste, e dunque il lucernario durante il quale la luce del cero e dei piccoli ceri portati dai fedeli illumineranno la Cattedrale buia: è la luce del Risorto che squarcia le tenebre della notte e del peccato. Seguirà il canto dell’Exultet, l’antico inno attribuito a sant’Agostino che canta questa notte, la lettura dei testi dell’antico e del nuovo testamento che hanno preparato e che narrano la risurrezione di Gesù. Vi sarà anche la benedizione dell’acqua battesimale e la celebrazione eucaristica.
Nelle giornate del triduo, cioè giovedì, venerdì e sabato sono proibite le Messe funebri: nel caso di esequie queste si terranno durante la liturgia della Parola, senza la consacrazione delle specie eucaristiche. Il giorno di Pasqua Mons. Lucarelli presiederà la Messa del Giorno alle ore 11, che inizierà con la aspersione dell’acqua benedetta nella Veglia. Durante questi riti, che non rappresentano ma ripresentano il mistero di Cristo crocifisso e risuscitato, i fedeli riscoprono la radice della loro fede e la loro più intima identità.