Nei giorni 11,12 e 13 marzo si è tenuto un incontro tra le Organizzazioni Sindacali e Telecom Italia, tale occasione ha visto il proseguimento del confronto in merito al Piano d’Impresa della società per il biennio 2013/14. La Direzione di Telecom ha ribadito che la competitività delle diverse aziende del gruppo Telecom sono il presupposto indispensabile per garantire l’occupazione nel medio e lungo termine. Per la Società il recupero della competitività passa attraverso la razionalizzazione delle sedi e alla dichiarazione di circa 3100 esuberi, di cui 2750 sono in capo alla sola Telecom ed il resto nelle società da essa controllate. A comunicarlo sono il Segretario Provinciale Ugl Telecomunicazioni, Massimiliano Lattanzi e il Segretario Generale Ugl Rieti, Marco Palmerini.
"Per quanto riguarda il nostro territorio – proseguono i Sindacalisti dell’Ugl – c’è ancora una volta il forte rischio di vedere tagliato il servizio di call center del 187, già quattro anni fa la Telecom tentò di smobilitare i 25 lavoratori addetti a tale servizio, si riuscì in quell’occasione con manifestazioni, sit-in e con l’intervento delle istituzioni a bloccare la chiusura. Ad oggi la razionalizzazioni delle sedi, prevede l’accorpamento su tutto il territorio nazionale delle strutture Caring Services, conosciute come servizio 187, che impiegano una forza lavoro inferiore alle 46 unità, Rieti è tra queste e faremo del tutto per evitare che il nostro territorio perda un ulteriore pezzo".
"Rivolgiamo un appello a tutte le istituzioni locali e regionali – continuano Lattanzi e Palmerini – affinché tutti insieme possiamo contrastare le scelte della Direzione di Telecom, basate esclusivamente sulle logiche del profitto, senza una minima attenzione al territorio".
"Riguardo alle proposte di soluzioni a questo problema che circolano in questi giorni, – concludono dall’Ugl –non siamo favorevoli a quella del tele lavoro che vedrebbe importanti riduzioni alle retribuzioni dei lavoratori e soprattutto visto le recenti esperienze, sempre in Telecom, forti preoccupazioni sulle garanzie occupazionali nel breve e medio termine. Come già detto negli ultimi anni, ma solo come estremo rimedio, se accorpamento dovrà essere, vogliamo quello che prevede meno disagi per i lavoratori e a questo punto ci sembra ovvio batterci per l’accorpamento con Terni e non con Roma come vorrebbe Telecom".