Il cantiere di via Majorana è uno dei simboli della gestione fallimentare dell’urbanistica della precedente amministrazione. Questo programma integrato, che nasceva da una pregevole iniziativa di Ater, Fondazione Varrone e altri imprenditori privati, con l’obiettivo di realizzare un quartiere di housing sociale e servizi sportivi integrati nella zona del palazzetto dello sport di Campoloniano, prevedeva un’edilizia rivolta alle classi più deboli integrata all’interno d’importanti attrezzature sportive.
Purtroppo la paralizzante azione amministrativa ha costretto gli attori a un iter durato circa vent’anni che ha reso estremamente obsoleto e inadeguato l’intervento. Tanto che il vecchio programma integrato, successivamente recepito dal Piano regolatore attualmente vigente, non ha trovato più l’interesse di tutti gli imprenditori coinvolti, che oggi chiedono di ottenere, con una variante, destinazioni d’uso più coerenti con il mercato attuale.
Oggi ci troviamo nuovamente a dover gestire l’ennesimo pasticcio amministrativo: probabilmente, al fine di venire incontro alle legittime richieste di chi non trova più conveniente realizzare un intervento ormai obsoleto, è stato approvato solo un primo stralcio del progetto, senza pretendere da tutti gli attori le dovute garanzie per il completamento delle opere di urbanizzazione. Molto più responsabilmente la Giunta Petrangeli sta valutando, insieme agli imprenditori coinvolti, di varare una variante urbanistica che, prevedendo ovviamente il completamento di tutte le opere di urbanizzazione (strade, parchi, parcheggi, verde, illuminazione etc.), venga incontro anche alle nuove esigenze di mercato, compensando le eventuali migliorie richieste dagli imprenditori con maggiori servizi per la collettività. E’ quanto dichiara l’Assessore alla Pianificazione urbanistica, Andrea Cecilia.