OPERAZIONE "WHITE SHOES”, STRONCATO IL CANALE DI RIFORNIMENTO DI COCAINA DESTINATA AI COMUNI REATINI

Operazione White Shoes

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo hanno portato a termine un’operazione anti-droga, avviata nel mese di dicembre 2012, eseguendo quattro Decreti di Fermo di Indiziato di Delitto, emessi dal PM di Rieti (Dott.Lorenzo Francia) a carico dei seguenti indagati, tutti Magrebini, pregiudicati, clandestini e senza fissa dimora: Bouhalal Esseddik detto “Hamid” del ’87,  Rayzyn Mustapha del ’83,  El Dardi Hicham del ’81, El DardiI Abderrahim del ’88.

Della banda fa parte anche: El Sahhal Radouane detto “Radua”, del ’87, già tratto in arresto nel corso delle indagini e attualmente detenuto nella casa circondariale di Rieti, nei confronti del quale, mancando il pericolo di fuga a causa dello stato di detenzione, non è stato emesso il provvedimento. Per tutti gli indagati l’accusa è di concorso in traffico di stupefacenti.

L’indagine dei Carabinieri del Reparto Operativo era tesa a stroncare uno dei più consistenti canali di rifornimento di droga che veniva immessa periodicamente nei comuni reatini di Poggio Bustone, Rivodutri, Cantalice e Colli sul Velino.

I Carabinieri nel mese di dicembre 2012 hanno tratto in arresto in flagranza di reato El Sahhal Radouane domiciliato a Poggio Bustone. L’uomo, arrestato insieme alla sua convivente, una donna di Poggio Bustone del 59, fu trovato in possesso di 2 panetti di hashish del peso di 200 grammi e 30 grammi di cocaina divise in dosi. Le indagini non si sono fermate lì e i Carabinieri hanno accertato che “Radua” era solo l’ultimo anello di una catena di distribuzione di droga gestita in toto da altri connazionali.  Le complesse indagini, svolte tramite l’ausilio di sofisticati sistemi tecnici, hanno fatto piena luce sui componenti di tutta la banda.

Si è appurato che “Radua”, che spacciava droga sia a Poggio Bustone, sia nei comuni limitrofi di Rivodutri, Cantalice e Colli sul Velino era settimanalmente rifornito dai fratelli: El Dardi Hicham e El Dardi Abderrahim. I due avevano il loro covo a Passo Scuro, frazione di Fiumicino, ed oltre a rifornire la provincia Reatina, immettevano droga nei comuni di Anzio, Nettuno e Ardea. Anche i due fratelli El Dardi, nel corso delle indagini, sono stati tratti in arresto poiché trovati in possesso di 35 grammi di cocaina e 20 grammi di hashish. Dopo la loro scarcerazione i due hanno continuato a spacciare.

I Carabinieri del Reparto Operativo sono riusciti anche a identificare i fornitori dei fratelli El Dardi, identificandoli in Bouhalal Essaddik detto “Hamid” e Ryzyn Mustapha. I due sono stati localizzati a Roma nel quartiere della Magliana, vicino alle sponde del fiume Tevere, all’interno di uno stabile interamente occupato da loro connazionali. Hamid, che è risultato essere il capo della banda, oltre a rifornire di droga i due fratelli di Passo Scuro (e quindi la Provincia Reatina e il litorale romano) smerciava droga anche nei quartieri della Magliana e di Tor san Lorenzo.

Sotto la lente d’ingrandimento dei Carabinieri sono finite anche le vie di approvvigionamento di Hamid, localizzate in Spagna, dove la droga arrivava dal Marocco. La droga destinata al mercato reatino partiva settimanalmente dalla Magliana (carichi del valore di 5.000 euro), passava per Passo Scuro, per poi finire a Poggio Bustone.Nel corso delle indagini sono stati identificati anche i complici di Radua (alcuni pregiudicati locali) e il fornitore magrebino di Hamid.

Tutta la banda utilizzava lo stesso linguaggio criptico nelle comunicazioni. L’hashish era chiamato con il termine di “copertoni”, la cocaina con il termine di “scarpe” (da qui il nome dato all’operazione) e i soldi con il termine di “musica”. I pagamenti per le forniture avvenivano tramite postepay. Nel corso del blitz, svolto con la collaborazione dei Carabinieri della Compagnia di Roma Eur e del Gruppo di Frascati, El Dardi Abderrahim è stato trovato in possesso di 10 grammi di cocaina.