“Sono state pubblicate le graduatorie definitive per gli incarichi al personale docente (centinaia nella nostra provincia) e subito si sono scatenate proteste e richieste di interventi per ripristinare la legittimità di una procedura che in tempi non sospetti avevamo definito ‘caotica e pericolosa’ per il rispetto dei diritti degli interessati, soprattutto per coloro i quali erano già inseriti nelle precedenti graduatorie.
Avevamo più volte detto che le procedure per le GPS, incubo per centinaia di docenti ed aspiranti docenti per tutta l’estate 2020, erano piene di difficoltà e criticità e che sarebbe stato necessario che il MI avesse ascoltato le continue sollecitazioni dei sindacati scuola mettendo in secondo piano la spasmodica ricerca di un risultato politico in luogo del rispetto delle norme e dei diritti di ognuno.
Avevamo anche detto che sarebbe stata necessaria più cura e più tempo, ma siamo stati accusati di sabotare l’avvio dell’anno scolastico. Questo il commento di Luciano Isceri, Segretario Provinciale dello Snals-Confsal (nella foto), dopo la pubblicazione delle graduatorie nella nostra provincia.
Abbiamo riscontrato dati sconcertanti – continua Luciano Isceri – a cominciare dalla banca dati dei servizi del ministrero, al mancato riconoscimento di titoli culturali per alcune discipline e non per altre, con docenti a cui non è stato riconosciuto il servizio prestato sul sostegno dopo averlo svolto e servizi riconosciuti in altre discipline. Insomma: è la cronaca di un disastro annunciato.
Non è possibile sacrificare, in nome di un efficientismo di facciata, diritti del personale e qualità della scuola – prosegue Isceri ricordando che addirittura le graduatorie sono atto definitivo ed impugnabili solo al TAR o al Capo dello Stato, con accollo per gli interessati di costi ed attese notoriamente bibliche – perché sia chiaro che questa confusione aprirà la strada a valanghe di ricorsi e comprometterà sia l’avvio che il prosieguo dell’anno scolastico.
Abbiamo già iniziato una azione di tutela invitando ai nostri iscritti uno schema di reclamo e richiesta di rettifica in autotutela che crediamo sarà comunque complicato ottenere.
Problemi complessi richiedono soluzioni accurate, è bene che la Ministra se lo ricordi e non affidarsi a soluzioni informatiche scarsamente affidabili prima per poi scaricare sulle scuole (nella settimana di ferragosto) migliaia di domande da controllare e validare senza personale e soprattutto senza la dovuta formazione per un sistema mai usato prima.
Le affermazioni governative che ricordano lo spot del mulino bianco, saranno smentite dai fatti e presto si dovrà ammettere che la guida del MI è fuori controllo. Al dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Rieti chiediamo di essere convocati al più presto per evitare ulteriori problemi.”
Lucianno Isceri, SNALS – CONFSAL