La UIL Scuola durante le varie riunioni con il Ministero dell’Istruzione e con Il Comitato Tecnico Scientifico ha richiamato più volte l’attenzione sui “lavoratori fragili” ma la questione è stata rinviata di volta in volta, in relazione ad un quadro epidemiologico che cambia continuamente.
In assenza di un quadro normativo di riferimento certo, quelle che si possono individuare sono solo ipotesi basate sulle fattispecie contrattuali attuali. Cosa fare dunque se il medico certifica la condizione di salute di questi lavoratori? L’ipotesi che proporrà la UIL Scuola è quella dell’aspettativa, retribuita, s’intende,una forma di aspettativa che il Governo deve però definire.
Ovviamente serve una norma urgente che al momento non c’è, una norma che definisca la tutela di queste persone, con un istituto che dia la risposta alla legittima paura di ammalarsi con possibili esiti infausti. E’ un dovere dello Stato ed una legittima rivendicazione sindacale.
R.M.