Guidava senza patente l’auto che aveva rubato ad un parente e probabilmente era anche sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, la donna che sabato mattina ha investito una Fiat Panda su cui viaggiavano tre uomini provenienti da Frosinone ed arrivati a Rieti per una battuta di caccia al cinghiale.
L’urto è stato terribile tanto che uno dei tre viaggiatori è stato sbalzato fuori dalla vettura finendo in un prato. Per Marco Silli, 36 anni, non c’è stato nulla da fare ed è deceduto sul colpo, gli altri due uomini, Giuseppe Mastroianni e Gaetano Iafrate sono ancora ricoverati all’ospedale De’ Lellis in gravi condizioni.
Per Iafrate si è reso necessario un delicato intervento chirurgico ed ora si trova ricoverato nel reparto di rianimazione del nosocomio reatino.
La donna, C.F., per cui il magistrato ha richiesto gli esami tossicologici, è accusata di omicidio colposo visto che al momento dell’impatto, viaggiava ad oltre 130 chilometri orari, come dimostrato dal contachilometri rimasto bloccato al momento dell’impatto.
Stando ad alcune testimonianze raccolte dai soccorritori e dalla polizia municipale, era partita dal quartiere di Quattro Strade dove aveva rubato l’auto e si era lanciata a folle velocità verso via Angelo Maria Ricci dove, alla curva, ha perso il controllo del mezzo finendo contro la Fiat Panda.
Ora le indagini dovranno chiarire molti punti ancora oscuri e soprattutto cosa abbia spinto la donna a rubare l’auto e lanciarsi a folle velocità verso Rieti. Quello che è certo è che ai soccorritori è apparsa in condizioni instabili e poco lucida tanto che era anche parzialmente svestita.