“Si è insediata oggi la Consulta del Lavoro digitale del Lazio. Si tratta del primo organismo istituzionale di questo genere mai istituito in Italia, frutto di un lungo lavoro di concertazione e la cui nascita è stata specificatamente prevista nella legge regionale del 12 aprile 2019 che detta le Disposizioni per la tutela e la sicurezza dei lavoratori digitali”. Così in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e nuovi diritti, Formazione e Scuola della regione Lazio.
La Consulta è composta dalla Presidente della commissione Lavoro del consiglio regionale, da componenti delegati dell’assessorato regionale allo Sviluppo economico, delle organizzazioni sindacali e datoriali, di Inps, Inail, Ispettorato al Lavoro, del Cnel, del Crul dell’Ufficio sicurezza sui luoghi di lavoro. Sono chiamati a comporre l’organico della Consulta anche i più diretti interessati al mondo del lavoro digitale: i rappresentanti dei lavoratori e delle piattaforme digitali. Scopo della Consulta è quello di tenere un confronto aperto tra tutti gli attori in campo, per innescare processi virtuosi, prevenire e gestire problematiche di un settore ancora troppo poco regolato dalle normative.
“L’istituzione della Consulta – spiega Di Berardino – è un ulteriore passo che la Regione Lazio ha voluto compiere a completamento della legge regionale e più in generale a difesa di questa categoria di lavoratori. Vista la loro peculiare fragilità sul mercato del lavoro, durante la pandemia abbiamo erogato un contributo una tantum di 200 euro per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e aiutare, specie i rider, a operare in condizioni di maggior sicurezza per loro stessi e per i cittadini. Abbiamo soddisfatto 585 richieste (per la gran parte da parte di uomini tra i 20 e i 40 anni) per un impegno di spesa pari a 117mila euro. In autunno è previsto di organizzare una Conferenza di Produzione per elaborare le linee guida di una Carta dei Diritti dei Lavoratori Digitali”.