PIANTATO L’ABETE DI NATALE DAL NOME “GILDO L’ALBERO BUONO”

Scuola per l'infanzia Maraini di RietiLe festività natalizie sono ormai lontane, ma i bimbi della Scuola per l’infanzia “Emilio Maraini”, parte gestita dalle Suore Francescane di Santa Filippa Mareri, hanno saputo attendere che il tempo concedesse una tregua per  poter mettere a dimora, anche quest’anno,  l’albero di natale gelosamente custodito durante questi giorni.

Si è proceduto a dare una “casa” definitiva al nostro abete, perfettamente conservato e in splendida forma, grazie alla cure prestate dai bimbi sotto l’occhio vigile delle insegnanti, Suor Paola, Suor Patrizia e Suor Kristina.

La messa a dimora dell’albero è stata preceduta dalle spiegazioni fornite dagli  esperti  del Comando Provinciale della Forestale e dalla visione di un power-point sugli alberi, pensato esclusivamente per i bambini, con  suggestive immagini e concetti semplici sul rispetto della natura.

Come avvenuto nelle edizioni precedenti, si è rinnovato il rito di assegnare un nome al nostro amico albero. Lo scorso anno i bambini avevano  battezzato l’abete con il nome di “Paolo l’albero dell’Amicizia”, che ha attecchito senza problemi e sta crescendo bene. Quest’anno il nome scelto e stato quello di “Gildo l’albero buono” in ricordo  del Presidente di Legambiente Rieti Ermenegildo Balestrieri, recentemente scomparso. Alla messa a dimora della pianta ha attivamente partecipato il personale del VI Settore del Comune di Rieti.

L’iniziativa “Salviamo l’Albero di Natale” rientra nel progetto di Educazione Ambientale  che vede impegnato il Comando Provinciale del C.F.S. in sinergia con la Scola dell’Infanzia teso a far  cresce nei bambini l’amore verso la natura e il rispetto  dell’ambiente  e del  territorio in cui viviamo.

Questa forma di recupero dell’albero di natale  assume un significato importante anche per le famiglie che sembrano preferire “l’albero vero” in luogo di quello “artificiale”, scoprendo la suggestione di poterlo accudire nel tempo e quindi anche riutilizzare l’anno seguente, oppure per implementare l’arredo verde di casa, incentivando cosi anche la produzione  italiana con ricadute positive sull’occupazione di settore.