Il Sindaco di Magliano Graziani pensa, evidentemente, che la normativa che ha avviato la riconversione dell’ospedale Marini sia stata concepita contro di Lui e i suoi amministrati dalla Giunta Regionale di centro-destra.
Si tratta invece di norme presenti nell’ordinamento dello Stato da vent’anni (legge 412 del 1991) e mai modificate da quattro governi di centro-sinistra che si sono avvicendati nell’arco del dodicennio che va dal 1996 al 2008 (2 governi Prodi, 1 D’Alema e 1 Amato) . Sono leggi poste alla base del piano di rientro dal debito firmato da Marrazzo che percepì dallo Stato, come incentivo alla riconversione, circa 3 miliardi di euro di cui, all’insediamento della Polverini, rimaneva solo la traccia contabile.
Graziani sa quanti tentativi sono stati fatti, anche in Sua presenza, dai rappresentanti del centro-destra per attenuare il rigore di decisioni imposte dal tavolo tecnico nazionale sia ai tempi del governo Berlusconi che in quelli, più recenti, del governo Monti. E sa anche quanto lavoro ha dedicato l’assessore Sentinelli per la ristrutturazione dell’Ostello della Gioventù di Magliano suscettibile di incrementare fortemente l’offerta turistica giovanile del Comune.
Sconcerta pertanto la scelta elettorale preannunciata da Lui e dalla Sua giunta di premiare per la Regione un centrosinistra che, se avesse vinto nel 2010, non avrebbe potuto fare cose diverse da quelle a cui è stata vincolata la Polverini. Appare in ogni caso fuori luogo una dichiarazione di voto che non risulta essere mai stata pronunciata nemmeno nel Comune più rosso d’Italia.
E’ auspicabile quindi che l’elettorato maglianese non segua questa volta i consigli del suo Sindaco.