“Per la scuola dobbiamo fare quello che serve, non solo quello che vorremmo” – così Pino Turi nel corso della conferenza stampa dei sindacati di questa mattina, 17 luglio 2020. Ed ha aggiunto ”Vanno superati venti anni di politiche restrittive, ci sono le risorse del Mes e si possono mettere a punto gli strumenti.
Il nostro obiettivo è aprire la scuola a settembre in sicurezza ma abbiamo chiuso la scuola a giugno e la ritroveremo identica a settembre. Riportare la scuola in presenza è un problema del Governo, della maggioranza. Sanità ed istruzione sono valori universali.
Ci vogliono risorse, un provvedimento complessivo sulla scuola – ha sottolineato Turi – che disponga anche in deroga le misure necessarie ad una scuola in presenza. Serve un tavolo nazionale di confronto che metta a punto le misure sul personale e definisca contestualmente il protocollo sulla sicurezza che le scuole stanno aspettando. Sicurezza ed organici sono due facce di una stessa medaglia, non può esserci la prima se manca la seconda, è cruciale il nodo del personale e per questo serve un provvedimento legislativo di urgenza”.
“Mi auguro di sbagliare – ha sottolineato Turi- ma abbiamo idea che sul territorio ci sia un grande nervosismo, famiglie nell’incertezza e dirigenti scolastici preoccupati e senza risposte chiare alle loro domande. La scuola è comunità che va rigenerata attraverso la convivenza. Servono più spazi, una riduzione di alunni per classe e più docenti”.