PD: LA RIPRESA PASSA ANCHE PER IL RILANCIO DELLE AREE INTERNE

Natura a Rieti
"Dobbiamo considerare le aree interne dell’Appennino una grande risorsa per tutta la regione se vogliamo contribuire al rilancio dell’economia laziale e garantire un futuro di sviluppo equilibrato” – è il succo del pensiero esposto da Fabio Refrigeri in occasione del tour sviluppato in questi giorni a Pescorocchiano, Colle di Tora e Posta per proporre la sua candidatura al Consiglio Regionale.
Il tema dell’Appennino è una delle grandi questioni nazionali irrisolte, e che per entità territoriale e problematiche connesse non può essere elusa se non si vuole continuare a piangere sui disastri del dissesto idrogeologico a valle di ogni intemperie. Il Lazio non fa eccezione. Nella montagna laziale è collocato più dell’80% del sistema dei parchi regionali, c’è un patrimonio edilizio di prim’ordine ci sono giacenze culturali e gastronomiche rilevanti, è da insensati abbandonare a se stesso una grande parte del territorio.
La situazione attuale è preoccupante perché dominano invecchiamento della popolazione, spopolamento, abbandono delle abitazioni, incuria delle aree agricole e forestali. Un’inversione di tendenza è obbligatoria se non si vuole disperdere un’economia con danni di valore inestimabile, sicuramente superiore al valore del patrimonio che deperisce se si calcola il prezzo dei ripristini idrogeologici. La ricetta che propone Refrigeri è chiara: un cambio di strategia nella gestione delle aree protette, ed un diverso utilizzo dei fondi dell’Unione Europea; recupero dei fondi Fas e poi differenziazione legislativa per favorire il reinsediamento delle persone e delle imprese. A giudizio di Refrigeri si può immaginare una doppia corsia legislativa per le aree interne.
“Non si può trattare, in termini di adempimenti e d’imposizione, un pubblico esercizio di montagna come un bar di Roma. Si deve alleggerire sia la burocrazia che la fiscalità”. E poi il costo dell’energia “per scaldare una casa di normali dimensioni una famiglia in montagna spende quanto un condominio di Roma. Ciò è diseconomico ed ingiusto: allora è necessario portare le reti e puntare sul settore delle energie alternative per assicurare l’approvvigionamento di calore a costi contenuti. Molte di queste decisioni sono in capo alla regione. Noi con il Partito Democratico abbiamo predisposto un pacchetto di misure che possono essere proposte subito e lo faremo con Zingaretti che ha a cuore il rilancio della Regione".