A settembre si cambiano docenti e poi di nuovo nei mesi successivi: la scuola dovrà prepararsi ad una staffetta tra insegnanti. 200.000 insegnanti, uno su quattro sarà precario.
Si tratta di un quadro davvero desolante sul conferimento delle nuove supplenze che – come tiene ad evidenziare Turi(Uil Scuola)- in epoca di Covid 19 saranno disciplinate, anche in deroga, con una ordinanza del ministero dell’Istruzione.
Due le procedure:una di istituzione delle graduatorie provinciali, l’altra di conferimento delle supplenze. Quello che sta accadendo in realtà – sottolinea Pino Turi (Uil Scuola) – è la riscrittura del Regolamento generale sulle supplenze, intervenendo sui punteggi e sui criteri. Non ci saranno più le graduatorie come le conosciamo da anni, non più le priorità definite. Si riscrive il Regolamento delle supplenze e lo fa un ministro che non ha un direttore generale del personale, che decide da sola e se lo scrive nel chiuso delle stanze di Viale Trastevere senza alcun confronto politico e sindacale.
Quale il risultato? A settembre alla riapertura delle scuole saranno nominati i supplenti con le vecchie graduatorie, poi, in corso d’anno, il cambio sulla base della nuova ordinanza. I docenti si alterneranno con numeri non come persone. La scuola – conclude Turi- potrà riaprire ripartendo dagli insegnanti e dal progetto didattico che devono predisporre i collegi dei docenti.
La scuola non è del ministro pro-tempore ma di ognuno e di tutti. In due mesi si possono fare grandi danni, per cui occorre stare attenti.”
UIL Scuola