Chi mi conosce, anche solo un po’, è in grado di testimoniare come non sia mia abitudine indugiare opportunisticamente alla finestra in attesa dello sviluppo degli eventi.
Almeno da quando avevo quattordici anni e mezzo, cioè da quando iniziai la mia attività politica, ad oggi. A chi, nonostante ciò, dovesse nutrire ancora qualche dubbio dico che sto e resto nel partito a cui, naturalmente, mi condussero lo scioglimento del MSI prima e quello di Alleanza Nazionale poi.
Nel partito, cioè, che mi ha garantito in questi anni la libertà di professare coerentemente le mie idee e di rimanere, senza problemi di coscienza, a servizio del mio elettorato originario. In un’epoca di disorientamento generale credo di costituire un elemento di certezza indipendentemente da ipotetiche convenienze che potrebbero, forse, indurmi ad altre scelte.
Ma anche questa è una mia caratteristica: nel
Ora resto nel PDL nel momento, probabilmente, più difficile per questa formazione politica e nonostante offerte e lusinghe che mi vorrebbero sospingere altrove. Il cittadino non deve mai interrogarsi sulla mia collocazione , né dotarsi di carta topografica militare o di strumentazione elettronica per poterla individuare. Il pattinaggio su ghiaccio, che sembra essere lo sport preferito di tanta parte del ceto politico italiano, non mi ha mai affascinato.