A RIETI UN FINE ANNO ALL’INSEGNA DELL’AUSTERITÀ PIU’ PROFONDA

Piazza Vittorio Emanuele a Rieti

Un fine anno tra i più tristi che si possano ricordare nella nostra città.

A prescindere dal calo di clienti nei ristoranti per il veglione, cosa prevedibile visti i costi sostenuti per IMU e varie,  per tanti cittadini è stato tristissimo vedere, allo scoccare della mezzanotte, la piazza principale della nostra città completamente deserta.

Certo, nessuno ha mai festeggiato a Rieti un fine anno con musica di Pino Daniele,  Mario Biondi, o Negramaro, come avviene in tantissime altre città, ma c’è sempre stato qualche evento a rallegrare la piazza, per tutti quei reatini, e sono tanti, che dopo il cenone in famiglia si sono sempre recati a brindare con amici e  parenti in piazza Vittorio Emanuele.

Certo, c’era a disposizione largo San Giorgio (le Officine Varrone), ma indubbiamente un luogo limitato nello spazio per il contenimento dei tanti reatini che avrebbero voluto brindare al nuovo anno fuori dalle mura domestiche.

Siamo coscienti della situazione finanziaria poco rosea del nostro Comune, ma dopo l’osceno allestimento realizzato nella piazza principale per le festività natalizie, con gazebo privi di ogni utilità e senso ed uno spoglio albero nascosto dietro il palazzo, l’Amministrazione avrebbe potuto riparare a tale bruttura spendendo pochi euro per un complessino di liscio (spesa 600/700 euro) e dare così ai suoi concittadini un momento di spensieratezza, per fargli dimenticare, anche se per qualche ora, la drammatica situazione finanziaria che stiamo vivendo.