IL TERMINILLO E I MONTI REATINI: UNA CORRETTA GESTIONE DEL TERRITORIO

Terminillo, Rieti

La promozione di una corretta gestione del territorio e la tutela dell’ambiente, della cultura nonché delle tradizioni montane sono tra i compiti statuari del Club Alpino Italiano. Non a caso il CAI è da sempre stato attivo presso le istituzioni e tra la gente con proposte  basate sull’ analisi delle situazioni locali, delle prospettive future e dei vincoli normativi e regolamentari, nazionali ed europei, che dettano le linee guida in materia di gestione del territorio e di tutela dell’ambiente.

L’unica occasione di sviluppo del territorio montano reatino è legata all’ambientale, come peraltro ampiamente sostenuto dalle politiche economiche europee, con ingenti finanziamenti e opportunità che spesso passano inosservate a disattente Amministrazioni locali. 

Oggi, invece, i Monti Reatini appaiono paradigma di quella scellerata gestione del territorio e così, per esempio, sovente e di recente, la gestione delle risorse forestali da parte degli enti locali è apparsa pessima, con tagli che spesso scoprono troppo il suolo, ampliando o addirittura ingenerando i rischi legati all’erosione, e  mettendo in seria difficoltà la capacità riproduttiva del bosco stesso.

Ancora: il transito dei mezzi a motore in fuoristrada è del tutto fuori controllo, a dispetto delle  molteplici segnalazioni e denuncie dello stesso CAI. Nella passata stagione tardo invernale il versante Est del Terminilluccio è stato segnato da una ulteriore ferita a causa dello sconsiderato e del tutto arbitrario  transito di mezzi cingolati  (appartenenti ad  una pubblica amministrazione) su terreno poco innevato. Il risultato è  lo scempio di profondo taglio sul manto erboso del crinale, di difficile se non impossibile ripristino.

Decine di km di sentieri, su prati d’altura, in zona protetta dalle disposizioni europee, o tra le secolari faggete della Vallonina, sono  feriti dai profondi solchi scavati da moto enduro e quad che, a dispetto di ogni normativa esistente, continuano impuniti una pratica fuorilegge. Raduni di centinaia di motociclisti vengono periodicamente organizzati, apparentemente autorizzati, nonché incentivati, dalle amministrazioni locali ed il risultato è un transito pressoché quotidiano ininterrotto  di mezzi fuoristrada che dissestano l’intera rete sentieristica montana, per la sicurezza e manutenzione della quale il CAI spende annualmente migliaia di Euro.

E non ultimo l’annoso tema dello sviluppo sciistico che monopolizza l’attenzione come fosse l’unica risorsa possibile e che vede talune Amministrazioni locali prodigarsi nella progettazione di mega comprensori, nell’affannosa ricerca del consenso tecnico, popolare e addirittura ambientalista. Milioni di Euro pubblici sperperati da decenni in eterne progettazioni, quando però i soldi veri che il territorio aspetta, e che l’Unione Europea generosamente elargisce per gli investimenti e i progetti in campo ambientale, vengono rispediti al mittente, per essere verosimilmente investiti per altre Amministrazioni, per altre comunità locali,  in altri territori, forse meno belli, ma sicuramente più virtuosi del nostro.

Arrecare un danno all’ambiente del Terminillo è una colpa grave. Arrecare questo danno sperperando il denaro pubblico è ancora più grave; e, in alcuni casi, un vero e proprio reato, sul quale gli amministratori locali devono aprire gli occhi e sul quale il CAI, per proprio conto, non intende transigere.