Laboratorio analisi de Lellis, l’On. Fusacchia scrive all’Assessore alla sanità D’Amato

Caro Assessore, da mesi, ormai, tutto il Paese sta affrontando la più grande crisi sanitaria, economica e sociale della storia repubblicana. La Regione Lazio è intervenuta con celerità per affrontare l’emergenza, con interventi specifici rivolti al settore socio-sanitario. Ne è stata prova l’immediata apertura di strutture dedicate in via esclusiva alla gestione del COVID-19. Così come le misure adottate per garantire sicurezza e «normalizzazione» del lavoro a tutto il personale medico e infermieristico in prima linea per contenere e contrastare la diffusione del virus.

Per quanto eletto nella circoscrizione estera Europa, da reatino sono sempre rimasto in contatto con la mia città e sono oggi più che mai in contatto con cittadini, volontari e associazioni di Rieti e di tutta la provincia. Grazie in particolare all’interessamento dell’associazione NOME OFFICINA POLITICA, che ha sollevato anche pubblicamente il caso nelle ultime settimane, ho riscontrato una grande e puntuale criticità legata al distretto sanitario: Rieti sembrerebbe l’unica – tra le province del Lazio – a non avere nel suo ospedale, il San Camillo De Lellis, un laboratorio autorizzato all’analisi di tamponi. A causa di ciò, la struttura risulta inevitabilmente in affanno e in ritardo per restituire l’esito degli esami che devono essere inevitabilmente inviati a Roma presso altre strutture idonee.

Questa criticità è stata più volte ripresa dalla stampa locale, la quale ha pure riportato i casi di diversi lotti di tamponi mal diagnosticati dal laboratorio incaricato. Questa incertezza sull’attendibilità e sugli esiti degli esami non ha fatto altro che far aggiungere rabbia alla già diffusa frustrazione di tanti cittadini e di tutta la città.

In tutto questo, la provincia di Rieti registra, tra le province del Lazio, il più alto rapporto tra contagi SARS-COV-2 rilevati e numeri di decessi per COVID-19 fra la popolazione.

Ho annotato, tra l’altro, che anche l’ex primario del Laboratorio di Analisi di Rieti ha dichiarato che «il laboratorio di analisi, nella sezione che si occupa della diagnostica microbiologica, è stato da tempo strutturato ed adeguatamente attrezzato un settore dedicato allo studio di microorganismi particolari», sottolineando oltretutto la capacità del laboratorio di occuparsi della diagnostica dell’infezione da COVID-19 (intervista al dott. Enrico Zepponi, 10 aprile, in allegato).

La scorsa settimana la Direttrice Generale dell’Asl di Rieti, con una intervista che le allego, comunicava invece l’assenza, all’interno del Laboratorio di Analisi, delle apparecchiature necessarie per svolgere le analisi virologiche avanzate Pcr e utili per identificare il Covid-19. Al contempo, annunciava l’imminente inizio di una campagna sierologica per la ricerca IgG ed IgM. Sempre sulla stampa locale, tre giorni fa sono state riportate le indicazioni della Giunta Regionale rispetto alla campagna sierologica rivolta anche al personale sanitario e delle forze dell’ordine. Queste indicazioni prevedono che, «in caso di riscontro di positività sierologica alle IgG (immunoglobuline G) si dovrà eseguire il tampone nasofaringeo ». Da allora non c’è stata più alcuna notizia in merito al preannunciato inizio della campagna.

A tal proposito, e anche alla luce dell’impegno e della sensibilità dimostrati dalla Regione nelle circostanze eccezionali che stiamo vivendo, e vista la disponibilità che il mio ufficio ha potuto registrate per le vie brevi, le chiederei di conoscere l’esatta condizione operativa del laboratorio di analisi, quali siano, nel caso, le specifiche cause ostative all’avvio delle analisi diagnostiche tramite tampone e se a questo punto non sia opportuno – sia a livello di indagine epidemiologica sia per la pronta risposta di cura dell’infezione – che il Laboratorio di Analisi di Rieti venga rapidamente e utilmente attrezzato ed autorizzato all’esecuzione di tamponi.

La ringrazio sin d’ora per la sua attenzione, e in attesa di un cortese cenno di risposta da parte sua, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o necessità. Molto cordialmente, Alessandro