È pubblicato sul sito della Regione Lazio l’avviso in favore dei nidi privati accreditati le cui attività sono state sospese a causa dell’emergenza Covid-19. Le domande vanno presentate entro l’11 maggio. Il bando stanzia 3 milioni di euro, prevedendo un contributo di 100 al mese per ogni posto nido a decorrere dal mese di marzo fino a luglio 2020. Ad annunciarlo è l’assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali, Alessandra Troncarelli.
È, inoltre, in fase di elaborazione un ulteriore avviso che stanzia 8 milioni di euro per i nidi privati autorizzati ma non accreditati. Le eventuali economie risultanti da entrambi gli avvisi, verranno riassegnate, a titolo di premialità, alle imprese ammesse a contributo che, alla riapertura del servizio socio educativo, prendano in carico il personale attualmente con un rapporto di lavoro sospeso e che, quindi, usufruisca di ammortizzatori sociali. Il totale del contributo in favore dei nidi privati, accreditati e non, con questa ulteriore misura sale quindi a 11 milioni di euro.
“Gli interventi che stiamo mettendo in campo – spiega l’assessore Troncarelli – hanno un duplice fine: innanzitutto, garantire a settembre la prosecuzione di una prestazione fondamentale per le famiglie. Vogliamo far sì che i genitori possano tornare a usufruire del servizio socio-educativo in favore dei bambini nella fascia d’età 0-3 anni, uno dei pilastri per poter ripartire nella fase 2. Inoltre, l’azione permette di tamponare l’emergenza, consentendo alle strutture che si reggono esclusivamente sulle rette, ora non incassate per la sospensione del servizio, di sopravvivere e di poter riaprire per il prossimo anno educativo”.
I provvedimenti studiati per i nidi privati, accreditati e non, si affiancano a quelli in favore degli asili pubblici e in convenzione: a questi ultimi la Regione Lazio, nell’anno scolastico in corso, ha assicurato già 11 milioni di euro dalla legge regionale 59 del 1980 e 6 milioni dal Miur previsti per l’abbattimento delle rette, di cui 3 – in considerazione della sospensione da marzo – sono stati riallocati per la rimodulazione dei servizi ai sensi dell’articolo 48 del decreto Cura Italia.
Per la prossima annualità, la Regione Lazio stanzierà ulteriori 11 milioni della legge 59/80 e 10 milioni di euro provenienti dal Fondo sociale europeo per ridurre i costi delle rette a carico dei genitori.
“La Regione Lazio è impegnata – conclude l’assessore Troncarelli – non solo nel superare nell’immediato la crisi attuale ma anche nel programmare il futuro. Le varie iniziative sono calibrate in modo da abbracciare tutti i soggetti che ruotano intorno ai nidi, sia come fruitori sia come lavoratori, tenendo conto delle esigenze di ciascuno. Nessuno può essere lasciato indietro e la ripartenza deve essere di tutti e per tutti”.