Il presidente del consiglio provinciale di Rieti Giorgi Carlo, il consigliere del c.d.a. Ater di Rieti Sauro Casciani, il consigliere del comune di Pozzaglia Sabina Leoni Fabrizio, il segretario provinciale della Uil Funzione Pubblica Pitoni Valeria,ed insieme a loro; Pietripaoli Antonio, Galassetti Simona, Zonetti Luca, Sandolo Marciello, Di Carlo Giuliano, Zella Gianfranco, Casciani Mauro, Pusceddu Giuseppe, Frezzini Alessandro, Silvi Fabrizio, Amicosante Maurizio, Provaroni Michele, Guidi Claudio e molti altri nei vari comuni della provincia di Rieti lasciano l’IDV .
Questo è il risultato che ha prodotto la riunione provinciale di Rieti presso la sede del partito in via Tancredi, svoltasi il 26 novembre, dopo aver atteso sei mesi la disponibilità dei vertici regionali deputati a dare una soluzione alla guida del partito dopo le dimissioni del coordinatore provinciale avvenuta nel mese di maggio scorso.
Tra le motivazioni che hanno indotto a questa decisione di massa spicca, la mancanza di rispetto del territorio reatino,da parte dei vertici del partito,la incapacità di dettare linee politiche e programmatiche da parte degli stessi, l’arroganza manifestata dalla
consigliera regionale Rodano che oltre a dichiararsi di parte, ad impegnarsi a dividere il partito con atteggiamenti protettivi e sostegni economici a fini personali non ha dimostrato altro: anzi si è presentata ad una assemblea provinciale dove non era
neanche stata invitata, solo per rimarcare la sua verginità politica, forse necessaria dopo le note vicende del gruppo regionale. Il gruppo sopra indicato non accetta di svolgere un ruolo a tutela di chi con la carica politica vuole proteggere interessi personali usando il partito,senza contribuire alla riduzione dei costi della politica, senza svolgere il ruolo politico di proposta e di lotta a
salvaguardia dei territori e tutela delle fasce più deboli.
Dopo le elezioni del comune di Rieti, risolti alcuni noti interessi personali,gli attori principali hanno ritenuto necessario che nel partito nessuno disturbi,secondo loro serve avere il controllo politico e amministrativo in modo che il tutto non sia argomento di dibattito, ma sia cosa nostra.