Falcetta sindaco di Magliano Sabina: “Inopportuno convertire il Marini in un centro Covid”

Di seguito la lettera che il sindaco di Magliano Sabina, Giulio Falcetta (nella foto), ha inviato all’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato.

“Sono Giulio Falcetta sindaco di Magliano Sabina, Le scrivo anche a nome dei sindaci
della Bassa Sabina.

Siamo venuti a conoscenza dai vari organi di stampa di un comunicato congiunto delle forze sindacali provinciali nel quale veniva auspicato un interessamento del Prefetto di
Rieti all’eventuale riapertura dell’ospedale Marzio Marini di Magliano Sabina come centro
Covid.

Nel ringraziarLa per la sensibilità e per l’impegno con cui si sta prodigando nell’affrontare questa terribile emergenza che tutto il Paese sta vivendo, volevamo però richiamare la Sua attenzione su alcuni elementi che meritano approfondimento.

L’eventuale e diverso utilizzo delle strutture dell’ex ospedale Marzio Marini, ora Casa della
Salute, non può essere che quello a sostegno ed integrazione dell’ospedale de Lellis del
capoluogo di Provincia. E’ infatti impensabile e inopportuno, a nostro avviso, riconvertirlo in Ospedale Covid19.

Impensabile e inopportuno non per sottrarci alla responsabilità che anche noi,come tutti,
Sentiamo, ma perché lo riteniamo tale dal punto di vista sanitario e sociale. Una riconversione in Covid Hospita determinerebbe la chiusura di tutti i servizi che, a fatica e con il valido lavoro della Regione e Direzione ASL, sono stati attivati (Dialisi, Chirurgia Ambulatoriale complessa, Radiologia, Pdta, Degenza infermieristica, Consultorio e centro vaccinale, Endoscopia digestiva, Punto prelievi, Piastra ambulatoriale e Punto di Primo Intervento).

Questa ipotesi determinerebbe un’ ulteriore perdita dell’offerta sanitaria per tutto il
territorio, già carente sotto questo profilo.
Riteniamo, invece, giusto e sensato, in sintonia con chi ha la responsabilità di gestire il servizio sanitario nella nostra Regione e Provincia, indirizzare il nostro Ospedale a
sostegno e supporto delle attività sanitarie No-Covid dell’Ospedale Provinciale San Camillo de Lellis.”