Covid-19, l’esperienza di Maria e Fabio giovani reatini residenti nella zona rossa di Modena

Prosegue il viaggio di Rietinvetrina per farvi conoscere giovani reatini impegnati per studio o lavoro al di fuori delle mura cittadine durante il Coronavirus, o per documentarvi sugli amici di Rieti (vedi Caleruega e Nordhorn) su come stanno vivendo l’emergenza in realtà lontane dalla nostra.

Oggi vi facciamo conoscere Maria Bandini, studentessa di Scienze Politiche all’Università di Bologna ed il suo fidanzato, Fabio Preite, impiegato alla Ferrari.

I due ragazzi si sono conosciuti ed innamorati a Rieti. Fabio, dopo le superiori allo Jucci, ha deciso di partecipare ad un corso in Ferrari trasferendosi a Modena, dove l’anno successivo è stato raggiunto da Maria, impegnata in studi universitari.

Maria, com’è la situazione Covid-19 a Modena?
A Modena rispetto ad altre città non abbiamo visto subito grandi posti di blocco. Ultimamente, invece, le restrizioni sono aumentate tantissimo. Modena è una delle zone dell’Emilia Romagna maggiormente colpite dal Coronavirus. 3.011 casi a Modena e 19.635 casi in Emilia Romagna (dato di oggi 11 aprile).

Io e Fabio stiamo in casa dal 4 marzo 2020. Il mio fidanzato per alcuni giorni ha potuto continuare a lavorare fino al decreto governativo che ha imposto anche alle aziende automobilistiche di fermarsi. Io, invece, lavorando in un negozio di abbigliamento, mi sono dovuta fermare da subito.
(L’articolo prosegue dopo la foto)

Come vi siete organizzati per fare spesa?
Una volta a settimana andiamo a turno a fare la spesa al supermercato, una volta io e una volta lui.

Stare lontano da casa è difficile. In questa fase? Immaginiamo molto di più.
La lontananza da casa è pesante. Lavoriamo lontano e non torniamo a Rieti spesso, anzi, io è da Natale che non torno nella mia città. Volevamo tornare per Pasqua, ma il Coronavirus ci ha bloccati qui. Però fin da subito, findai primi giorni di emergenza, abbiamo deciso di non scendere a Rieti.

Fabio lavora con altre 4.000 persone, io vivo con mamma e i miei nonni, sarebbe stato da pazzi tornare e rischiare di espandere il virus a Rieti. Non era proprio il caso, e così abbiamo deciso di fermarci qui. Ci siamo anche informati per fare i tamponi, ma agli asintomatici non li fanno facilmente.

Il policlinico di Modena è ottimo, una struttura davvero importante. Qui su questo ci sentiamo molto sicuri. Anche il Sant’Orsola di Bologna è davvero una struttura importante. Una mia coinquilina che studia scienze infermieristiche aveva dato disponibilità ad aiutare, ma essendo in Puglia non ha ricevuto l’ok per tornare al Nord.

Amici mi hanno mandato alcune foto di Bologna ed è davvero deserta. Ci sono pattuglie fisse di Carabinieri in piazza Maggiore insieme alla Croce Rossa.
(L’articolo prosegue dopo la foto)

Come state vivendo quindi la ricorrenza della Santa Pasqua lontano da casa?
Di solito sono le mamme che cucinano, invece adesso sono io che cucino da tre giorni per la Pasqua. Sto cucinando il ragù come da tradizione. Domenica chiameremo le nostre famiglie in videochiamata e faremo un pranzo vicini, almeno virtualmente. Il menù che abbiamo preparato unisce le nostre tradizioni familiari in modo da accontentare entrambi.

Gli studi come vanno? Progetti per il futuro?
A luglio mi dovrei laureare, ho terminato il mio percorso di studi e quindi, incrociando le dita e ringraziando l’Università di Bologna per essersi attivata fin da subito, sosterrò una sessione di laurea da remoto, in video-call. Subito dopo mi iscriverò alla Laurea Magistrale. Spero di poter festeggiare almeno la laurea con la mia famiglia, ritornando a Rieti, ma questo per il momento è ancora un desiderio.

Dopo gli studi vorrei rimanere qui, amo il settore moda e quindi penso proprio di rimanere in Emilia Romagna.

Prima di salutarci abbiamo chiesto a Fabio qualcosa sul suo impiego. Puoi dirci qualcosa del tuo lavoro in Ferrari?
Sono un meccanico, sono uno dei responsabili della meccanica delle nuove auto Ferrari. Prima di passare in produzione le nuove auto entrano nella nostra area dove verifichiamo assemblaggio e funzionalità dell’autovettura.

Sono tre anni che lavoro in Ferrari, adesso causa Covid-19 da circa un mese è tutto fermo. Mi auguro che questo periodo termini presto.

Ringraziamo Maria e Fabio per averci raccontato la loro vita in Emilia Romagna, a Modena nello specifico, in queste settimane di Coronavirus. E seguendo anche quanto raccontato dai nostri due giovani reatini, raccomandiamo tutti i nostri lettori di rimanere in casa, seguendo i decreti governativi. Lontani oggi per essere più vicini domani.