Penitenziario Rieti, FP CGIL: Locali distrutti e assenza di sicurezza per gli Agenti

FOTO: poliziapenitenziaria.it

La Fp Cgil ha scritto ad Asl e alle autorità competenti, al provveditorato e alla direzione dell’istituto penitenziario di Rieti per segnalare il rischio contagio da coronavirus e le condizioni di lavoro degli operatori penitenziari nell’istituto di Rieti.

“In questi giorni i numerosi atti di rivolta dei detenuti in alcuni istituti penitenziari del Lazio hanno danneggiato beni e strutture dell’amministrazione penitenziaria. I lavoratori e le lavoratrici della polizia penitenziaria, in prima linea per fronteggiare e sedare le azioni rivoltose senza strumenti e mezzi adeguati a tutela della loro salute, hanno pagato il prezzo più alto”, scrive la Fp Cgil di Roma Est-Rieti-Valle Aniene.

“L’Istituto penitenziario di Rieti è ad oggi quello che conta i maggiori danni. Abbiamo appreso che parte dell’Istituto è stato dichiarato inagibile, tuttavia una parte, semidistrutta, continua ad essere utilizzata e il personale continua a prestarvi servizio all’interno. È grave che i piantonamenti dei detenuti presso l’ospedale reatino siano stati effettati dal personale senza adeguata dotazione dei necessari dispositivi di protezione, necessari ad evitare contagi virali”, continua la Cgil.

“Abbiamo chiesto all’amministrazione e alle autorità preposte di verificare le reali condizioni di lavoro e i livelli di sicurezza, degli ambienti come delle persone che operano all’interno dell’istituto. Se non dovessimo ricevere adeguate risposte e il personale non sarà messo in condizioni di operare senza rischi per sé, per i colleghi, per i propri familiari come per i detenuti, metteremo in campo ogni azione necessaria a tutela della salute e dei diritti dei lavoratori”.