La Regione Lazio ha aggiornato l’ordinanza tenendo conto delle disposizioni del Capo della Protezione Civile ad integrazione dell’ordinanza di ieri 8 marzo sulle “Misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019”.
L’ordinanza firmata oggi specifica i casi in cui la misura della permanenza domiciliare (quarantena) per coloro che provengono dalle ‘zone rosse’ non si applica: per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità, obblighi connessi all’adempimento di un dovere, da motivi di salute; per spostamenti funzionali al transito e al trasporto merci, allo svolgimento della filiera produttiva da e per le zone indicate; per spostamenti funzionali allo svolgimento delle attività degli uffici pubblici, ovvero di funzioni pubbliche, comprese quelle inerenti organi costituzionali e uffici giudiziari; per spostamenti per esigenze di mobilità delle strutture operative del servizio nazionale di protezione civile e del servizio sanitario nazionale.
Per la comunicazione delle comprovate esigenze lavorative, le situazioni di necessità, gli obblighi connessi all’adempimento di un dovere o i motivi di salute sarà disponibile il questionario “SONO NEL LAZIO” (reperibile sul sito web della Regione Lazio a partire dalle ore 20 di oggi 9 marzo 2020).
L’ordinanza dispone inoltre che per le prestazioni di assistenza domiciliare integrata fornite dal servizio sanitario regionale queste dovranno essere assicurate dagli operatori mediante l’uso obbligatorio di dispositivi di protezione individuale forniti dal datore di lavoro.
Gli atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dalle rispettive federazioni, sono autorizzati a svolgere sedute di allenamento presso impianti sportivi (con le modalità indicate dall’art. 2, lett. g del DPCM 8 marzo 2020) e allo scopo di prevenire fenomeni di sovraffollamento presso gli uffici deputati al rilascio del certificato di esenzione per reddito E02, la scadenza del 31 marzo 2020 è differita al 30 giugno 2020”.
Lo dichiarano in una nota congiunta l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato ed il vicepresidente, Daniele Leodori.