Non siamo proprio convinti che chi ha rubato una cinquantina di dispenser di gel idroalcolico sistemati sulle pareti dell’ospedale de Lellis si faccia schifo da solo. Eppure, se non è proprio cretino, avrebbe dovuto capire che, in questo particolare periodo, l’ospedale è un luogo sensibile dove l’igiene ha una rilevanza piuttosto importante, quasi determinante.
Certi soggetti non sono soltanto comuni ladri, ma anche inguaribili mascalzoni, al pari di chi è “fuggito” da una delle “zone rosse” rischiando di infettare diverse decine di persone o come, accaduto nelle zone già colpite dall’allarme Coronavirus, chi si finge operatore sanitario pronto a far tamponi a domicilio (naturalmente almeno per il momento non a Rieti) facendosi aprire la porta dall’ignaro proprietario.
Delinquenti e nient’altro quelli che hanno rubato i dispenser al de Lellis e per i quali ci si augura, nonostante sembra che abbiano colpito su pareti nascoste alla visuale delle telecamere interne del nosocomio reatino, che siano riusciti anche a sbagliare i loro calcoli e che almeno un obiettivo ne abbia registrato le repugnanti gesta. Così, tanto per curiosità, quanto meno per vedere come è fatto il volto di siffatti manigoldi.