Domenica 9 febbraio nella sede Arci Rieti è stata presentata ufficialmente la candidatura della nostra Città all’edizione 2020 del Lazio Pride. Davanti ad un folto pubblico sono intervenuti: Lucia Caponera, Fabrizio Marrazzo, Domenico Di Cesare e Francesco Angeli.
Gli interventi sono stai articolati ed hanno spaziato non solamente sul tema Lazio Pride, al quale Rieti concorre con altre tre città per ospitarlo, ma sono stati anche un modo anche per ribadire a chiare lettere, come affermato dalla Caponera, che c’è necessità di combattere le sacche di resistenza di chi non permette alle persone di essere libere, libere anche di esprimere la propria sessualità.
E’ stato approfondito il mondo LGBTQ+ a 360°, con tutte le sue sfumature e bisogni. Toccato anche il tema dei matrimoni riconosciuti o meno ed è stato dato un messaggio di coesione e condivisione del proprio pensiero anche se a vincere queste simboliche “primarie” del Lazio Pride non dovesse essere Rieti.
“Lo abbiamo voluto perché Rieti è un luogo nel quale sembra che il mondo LGBTQ+ non esista – commenta Arci Rieti – ma sappiamo bene che non è così. E sappiamo quanto disagio si nasconda nel non poter manifestare apertamente e liberamente la propria condizione a causa del clima culturale che, dopo i recenti avvenimenti, è sotto gli occhi di tutti.”