Deferito per minacce ripetute e atti persecutori alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rieti un cittadino di origine rumena, classe 1981, abitante in Cittaducale.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Cittaducale sono intervenuti in una abitazione dove una donna, anch’essa rumena, era stata minacciata di morte dal convivente, davanti alla propria bambina di 10 anni.
La donna e la bambina venivano immediatamente allontanate e messe in sicurezza dal proprio aggressore, mentre l’uomo, per i relativi adempimenti, veniva accompagnato in caserma. L’episodio è avvenuto al culmine di una lunga serie di soprusi, violenze psicologiche e minacce, che vanno avanti da più di un anno.
La donna, anch’essa molto giovane e già madre di tre figlie, aveva iniziato una convivenza con il connazionale, che presto si è trasformata in un inferno. L’ingiustificata gelosia e un attaccamento morboso nei confronti della compagna, nonché un continuato abuso di alcol, hanno trasformato, ben presto, il giovane in un vero e proprio carceriere: niente abiti vistosi, niente trucco e successivamente niente amiche e passeggiate e ovviamente niente lavoro.
Dai divieti, sempre imposti con dura violenza, si è passati agli insulti, poi alle minacce, sempre molto pesanti, fino a far temere la donna per la propria incolumità. Il tutto fino al risolutivo intervento dei Carabinieri, allertati da una delle figlie della vittima, e finalmente la donna ha potuto denunciare l’incubo vissuto.
Raggiunto dalla misura cautelare dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare, ai sensi dell’art. 384bis del codice di procedura penale, convalidata dal GIP del Tribunale di Rieti, l’uomo, è stato quindi costretto a lasciare la casa e ad allontanarsi dalla coraggiosa donna e dalle sue figlie, che finalmente sono tornate a vivere serene. Ora non potrà più avvicinarsi e frequentare il nucleo familiare se non a rischio di un arresto.