Il 29 gennaio al Miur, al termine della riunione tecnica sui concorsi, il Segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, ha detto esplicitamente che bisogna trovare soluzioni e non andare alla ricerca di tavoli ed ha aggiunto che il punto di partenza è il decreto approvato a fine 2019, il cui testo dovrebbe viaggiare politicamente insieme al verbale di conciliazione redatto con i sindacati prima dell’avvicendamento a capo del dicastero di viale Trastevere.
Stando all’ordine del giorno della riunione le questioni di merito sollevate dalla Uil Scuola si sono mosse su tre direttrici:
a) fornire strumenti a quanti parteciperanno al concorso straordinario, a partire dalla batteria dei test, da cui estrarre quelli delle prove di somministrazione. Centrale dovrà essere la valutazione complessiva, dando maggiore peso alla esperienza
b) disegnare un percorso che dia certezza delle procedure per coloro che non rientreranno nei 24 mila con il conseguimento della abilitazione che ha come presupposto necessario che il candidato abbia un contratto di supplenza e, analogamente valido anche per i docenti già di ruolo che conseguano l’abilitazione ai fini del passaggio
c) avere attenzione per i tempi e per le persone partendo dal presupposto che un concorso straordinario non può avere parametri ordinari, per questo è importante fare attenzione ai dettagli, a partire dalle commissioni perché un loro numero eccessivo potrebbe allungare vistosamente i tempi.
Il ministro intervenga direttamente, c’è bisogno di dare trasparenza e tranquillità alle persone. La riunione è stata aggiornata al 30 gennaio.
R.M.