In occasione dei servizi di controllo sul territorio per l’attività venatoria ed il contrasto delle attività di bracconaggio, militari della Stazione Carabinieri Forestale di Montebuono hanno deferito all’Autorità giudiziaria due uomini di provenienza umbra per porto in luogo pubblico di armi da sparo e furto aggravato di fauna omeoterma.
Nel Comune di Torri in Sabina i militari hanno, infatti, accertato la presenza di un uomo che, pur non essendo titolare di licenza di porto di fucile, esercitava abusivamente l’attività venatoria presso un appostamento temporaneo da caccia, imbracciando un fucile fornito da un parente, parimenti denunciato: l’arma ed il suo munizionamento, illecitamente detenuti ed utilizzati per le attività di caccia, venivano così sottoposti a sequestro dai militari.
I due cacciatori sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria per porto in luogo pubblico di armi comuni da sparo in concorso (art. 110 del Codice penale ed articoli 4 e 7 della legge n. 895/1967) e per concorso in furto aggravato di fauna selvatica omeoterma nella forma tentata (articoli 56, 110, 624 e 625 del Codice penale): in merito a tale secondo aspetto si ricorda che la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato e che, qualora l’esercizio dell’attività venatoria in ogni sua forma avvenga ad opera di un soggetto privo di licenza di caccia, ciò configura un delitto, in questo caso aggravato dall’utilizzo delle armi.
Ulteriori accertamenti hanno permesso di appurare che il soggetto principale aveva già avuto in passato problemi con la giustizia, riportando nel 2008 un divieto prefettizio di detenzione di armi e munizioni con revoca della licenza di porto di fucile per uso di caccia in quanto non era in grado di offrire sufficienti garanzie per la loro detenzione.
Pertanto, anche in prossimità della chiusura della stagione venatoria, i Carabinieri forestali proseguono nei loro controlli sul territorio reatino al fine di consentire uno svolgimento della caccia che sia legale, sicuro ed a tutto vantaggio degli appassionati che lo effettuano correttamente. Accanto alle infrazioni di natura penale sono, infatti, state elevate numerose sanzioni amministrative riguardanti, in particolare, la mancata annotazione sul tesserino del giorno di caccia, l’errato utilizzo dei cani da caccia, l’effettuazione di battute di caccia fuori della zona assegnata o senza apposizione della necessaria segnaletica.