Ha preso il via la petizione popolare di Cittadinanzattiva per salvare la sanità reatina ed i servizi ospedalieri in crisi.
L’iniziativa sta ottenendo un grande successo, considerando che in solo due ore sono state raccolte circa 200 firme.
Ogni venerdi e sabato, per circa un mese, dalle ore 17 alle 19,30 si potrà firmare presso i banchetti posti in piazza Vittorio Emanuele II sotto il palazzo comunale e presso il centro commerciale Perseo.
La petizione popolare al fine di:
– ottenere risorse immediate per far funzionare i Servizi ed i reparti ospedalieri;
– eliminare gli sprechi che da oggi cominceremo a segnalare e denunziare pubblicamente;
– tenere fuori i partiti politici dalle nomine dei dirigenti e dal controllo sulla Sanità e chiedere le dimissioni dei politici locali nazionali ancora in carica, nonché dei dirigenti ASL che non hanno saputo salvaguardare la Sanità reatina;
– ottenere il controllo diretto dei cittadini sul funzionamento dei Servizi Sanitari e sui risultati dei dirigenti, commisurandoli al
miglioramento reale della salute dei cittadini.
Oggi i servizi sanitari sono stati ridotti o eliminati. A grave rischio la salute dei cittadini. Oltre 200 operatori sanitari in meno, in 2 anni, e non si potrà praticamente più assumere; interi reparti già precari in grave crisi; due ospedali zonali praticamente chiusi, servizi di eccellenza come l’oncologia e la radioterapia ridotti al minimo delle loro possibilità; la cessazione del servizio Tao per gli anticoagulati a Magliano Sabina; la recentissima decisione di chiudere i laboratori analisi di Magliano ed Amatrice; l’impossibilità ad assistere i nuovi dializzati; accorpati interi reparti, spesso disomogenei tra loro, al solo scopo di risparmiare personale sanitario; tempi di attesa infiniti per esami diagnostici; in crisi persino il reparto maternità con partorienti dirottate altrove; assistenza domiciliare ridotta al lumicino, in molti servizi non vengono garantiti neppure i livelli essenziali di assistenza previsti per legge.
Regione e governo hanno tagliato i servizi, ad eccezione degli stipendi d’oro, mentre con questi soldi avremmo potuto assumere i medici e gli infermieri necessari per far funzionare i servizi. Con un’azione criminale di blocco indiscriminato delle assunzioni, che fa il paio con l’incapacità di chi amministra ad usare oculatamente le risorse disponibili. Tutti sono capaci a risparmiare tagliando i servizi pubblici ai cittadini che nella Regione Lazio pagano le tasse più alte d’Italia. politici, amministratori e dirigenti Asl affermano di fare tutto il possibile per difendere la sanità reatina e la salute dei cittadini reatini. ma i risultati sono questi!