Treni bimodali: il Comitato fa chiarezza

Stazione ferroviaria di Rieti

Il sottopasso di viale Maraini ed i treni bimodali che raggiungono Roma Tiburtina in un’ora e quindici minuti appaiono come racconti sempre più lontani dal vero. Purtroppo a volte capita che buoni amministratori vengano distratti nei loro ragionamenti da consulenti che, seppur in buona fede, rappresentino situazioni o risultati poco veritieri. Il Comitato Salviamo Viale Maraini, il cui compito è ormai quello vigilare sulle scelte in termini di trasporto e viabilità, negli ultimi giorni ha studiato ed approfondito il tema dei treni bimodali riscontrando le seguenti evidenze:

Il nuovo treno si chiamerà “Blues” e sarà sfornato dallo stabilimento Hitachi di via Ciliegiole a Pistoia. Si tratta del treno “bimodale” (cioè con alimentazione sia diesel che elettrica) ad un solo piano, destinato soprattutto al trasporto dei pendolari, per il quale lo scorso anno Hitachi Rail Italy si assicurò la commessa da 135 convogli di Trenitalia per un valore di 1,6 miliardi di euro. Una commessa dalla storia tormentata, avviata nel 2015 e passata per una prima attribuzione alla svizzera Stadler (che costruisce il treno bimodale BRT 813 entrato in servizio nel 2019). poi la revisione dell’aggiudicazione e il nuovo provvedimento, che ha premiato l’azienda italo-giapponese.

Il primo treno è previsto che inizi a viaggiare nel maggio 2021, quindi siamo ancora alla fase preliminare. Di lui si sa quindi poco, se non che all’aspetto non dovrebbe risultare diverso dai “Rock” a due piani che Hitachi ha appena iniziato a consegnare a Trenitalia. Il nome “Blues” scelto da Trenitalia è un’indiscrezione (non confermata né smentita) uscita prima sulla rivista on line “Tecnica professionale” e poi sul blog “Ferrovie.info”, generalmente sempre bene informato.

Quindi da queste notizie sembra che dovremo aspettare un bel po’ prima di vedere passare uno di questi treni in città.

Riguardo le caratteristiche tecniche risulta, sempre da notizie raccolte sulla stampa specializzata, che i nuovi treni, per il trasporto regionale, progettati e costruiti per i pendolari, sono a tre casse da 219 posti, a trazione diesel-elettrica e potranno raggiungere la velocità massima di 160 km/h, con alimentazione a 3 KV in DC (corrente continua). Quest’ultimo aspetto non è di poco conto perché ci permette di fare subito due considerazioni:

  • I nuovi treni sono concepiti per l’utilizzo su linee convenzionali, ovvero non potranno percorrere l’infrastruttura ad Alta Velocità che invece ha l’alimentazione a 25 KV in AC (corrente alternata), (si precisa che la tratta tra Firenze – Roma è in fase di completamento);
  • I tempi di percorrenza tra Rieti e Roma saranno molto simili a quelli attuali di 1 ora e 45 minuti se il treno potrà continuare a percorrere la tratta ad Alta Velocità, magari in configurazione non elettrica, e superiori alle due ore se instradato sulla tratta convenzionale che ha una lunghezza di percorso di almeno 20 chilometri superiore rispetto a quella ad Alta Velocità

Abbiamo sentito il bisogno di precisare questi semplici elementi perché riteniamo ingiusto nei confronti della nostra comunità continuare ad alimentare aspettative da parte dei pendolari che poi non potranno essere mantenute.