“Non mi dimetto oggi per il procedimento a mio carico, vecchio di mesi e di cui sarò in grado di dimostrare la mia estraneità, ma perché purtroppo nonostante ciò che è avvenuto in Consiglio Regionale, la macchina del fango avviata contro di me in questi mesi continua a muovere gli interessi di alcuni traffichini di Palazzo e non certo gli interessi dei cittadini.
Ho sempre vissuto la politica con passione e con impegno civile e, al contrario di chi la fa per mestiere difendendo con ogni mezzo la propria posizione, da domani tornerò a fare l’ingegnere come ho sempre fatto nella mia vita”.