“Che fossero rimaste le motivazioni delle dimissioni è abbastanza chiaro – riflette il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – non si è vista alcuna inversione dell’azione politica e di governo della scuola, in termini di necessari investimenti.
Trovare le risorse necessarie per il futuro del paese, anche dai profitti delle imprese che inquinano, era la richiesta del ministro la cui visione, magari un po’ utopica, ma che manca all’attuale politica, non ha trovato risposte. Chapeau al ministro per coerenza e visione – prosegue Turi – speriamo che trovi riscontro, in futuro, in termini di discontinuità politica.
Restano da portare a conclusione le partite aperte al Miur che sono state oggetto di specifici accordi con il sindacato, con la fase attuativa del decreto legge approvato di recente. I tempi della scuola non corrispondono a quelli della politica, ci auguriamo che il Premier e il Governo ne prendano atto. L’attuale crisi – conclude Turi – va assolutamente chiusa nel più breve tempo possibile, ne va della vita di questo Governo.”