Continua nella Rieti Sotterranea la mostra pittorica di Michele Agostinelli e Nicola Giuliani due interessanti artisti che con le loro opere attirano l’interesse dei visitatori. Agostinelli non è nuovo a Rieti, avendo già esposto più volte negli ambienti sotterranei. Amatissimo dal pubblico locale e non solo, che apprezza le sue opere e mostra per lui grande considerazione, Agostinelli è nato a Tempio Pausania nel 1948.
Dal 1964 vive ed opera a Bari. La sua ricerca estetica lo ha condotto per vari itinerari articolati tra la poetica grafico-pittorica e gli interventi sul campo quale operatore culturale. Direttore di diverse gallerie d’arte, il pittore ha esteso la sua ricerca alle tecniche della comunicazione e all’indagine sul territorio attraverso l’immagine fotografica che lo ha portato alle realizzazione di opere raccolte nella mostra “Dronando”. Alcune di queste sono state acquistate dai Reali del Belgio. Per la regia di operazioni artistiche nella scuola è stato premiato dal regista Sergio Leone e dal Premio Nobel Rita Levi Montalcini.
Ultime personali sono dell’artista sono state ospitate in gallerie di Yokohama, New York e Istanbul. Nicola Giuliane, in arte NICK GIU, sin da giovane ha coltivato una grande passione per l’arte. Negli anni ‘80 il lavoro lo ha portato a Roma dove successivamente ha conosciuto il Maestro Ezio Farinelli e attraverso i suoi insegnamenti e frequentazioni è entrato in contatto con le correnti artistiche della Capitale.
Nicola Giuliani è un artista versatile, capace di evolversi nel corso degli anni, sia nello stile, sia nelle tecniche pittoriche. Dopo aver prediletto per anni paesaggi e scorci marini, si è avventurato in una nuova ricerca, ispirato da maestri del calibro di Mimmo Rotella, Mario Schifano, Jaques Villeglé, Robert Rauschenberg, in cui abbina tecniche di décollage e smalti, creando soggetti in cui esprime feroci critiche alla società contemporanea. Le opere di Nicola Giuliani esprimono la ricchezza interiore di un artista abituato ad osservare, analizzare e trasporre poi, attraverso immagini e colori, una visione della realtà ricca di creatività, senso critico, e, spesso, ironia e poesia.
Temi ricorrenti nelle sue opere sono immagini che hanno a che fare con la politica, la sociologia, la musica, la condizione femminile, il cinema, la sua terra. La mostra sarà aperta fino al 19 gennaio 2020.