Di seguito una dichiarazione del consigliere regionale del Lazio, Fabio Refrigeri: “In vista dell’entrata in funzione dei nuovi treni bimodali acquistati dalla Regione Lazio, la collaborazione con Trenitalia e Ferrovie dello Stato dà i suoi frutti e domani, 16 dicembre 2019, i pendolari reatini potranno usufruire di un nuovo treno diretto che da Tiburtina arriverà alla stazione di Rieti.
La nuova corsa partirà dalla stazione romana alle 13.58 e arriverà nel capoluogo sabino alle 15.43, permettendo ai lavoratori e gli studenti reatini di poter scegliere questa soluzione che non prevede cambi, come quelle della mattina da Rieti alle ore 6.10 e 11.35 e quella del ritorno la sera alle 20.35 da Roma, in attesa che i nuovi treni bimodali già acquistati dalla Regione Lazio siano messi in esercizio la prossima primavera.
Un investimento di 76 milioni di euro da parte della Regione per mettere a disposizione dei pendolari reatini treni diesel in grado di viaggiare anche sul tratto di Alta velocità Orte-Roma permettendo, passando per Terni come già avviene per le altre corse dirette, di offrire una valida alternativa al trasporto su gomma con una frequenza maggiore e più adeguata alle esigenze di chi da Rieti si muove su Roma per motivi di lavoro o di studio.
Un risultato rilevantissimo per la nostra provincia ottenuto grazie al lavoro e all’impegno della Giunta Zingaretti che da quasi 7 anni, in silenzio e con tenacia, ha restituito al nostro territorio la dignità che merita non facendo più apparire i cittadini reatini di serie B rispetto altre comunità più numerose e quindi più appetibili elettoralmente come nel caso degli investimenti in Sanità o per il riconoscimento del ristoro per l’interferenza d’ambito per esempio.
È evidente che l’entrata in funzione dei treni bimodali e il miglioramento del collegamento su ferro tra Rieti e Roma non deve far cedere o distrarre dal potenziamento della rete infrastrutturale le cui basi e linee di finanziamento sono state già individuate e tracciate dalla passata Giunta Zingaretti in sintonia con l’allora Governo Gentiloni».