A partire dal primo settembre gli enti accreditati del Servizio civile regionale potranno presentare i loro progetti per l’anno 2013”. A comunicarlo in una nota l’assessore alle Politiche sociali e Famiglia della Regione Lazio, Aldo Forte, in seguito alla pubblicazione su www.socialelazio.it del relativo avviso pubblico.
“Quello che può sembrare un semplice atto amministrativo, – spiega Forte – quest’anno ha in realtà un significato particolare. Fino a poche settimane fa, infatti, i progetti del Servizio civile erano a rischio a causa della mancanza di risorse statali. Ma il lavoro che anche personalmente ho portato avanti in sede di commissione politiche sociali della Conferenza delle Regioni e il senso di responsabilità dimostrato dal ministro Riccardi hanno permesso di reperire 50 milioni di euro per stabilizzare il Servizio civile in tutte le regioni nel biennio 2013/2014. In questo modo, abbiamo garantito a tanti altri giovani del Lazio di poter realizzare quella che è un’esperienza senza pari di formazione civica, umana e professionale”.
Gli enti del Servizio civile iscritti all’Albo regionale potranno presentare il loro progetto a partire dal primo settembre fino alle ore 14 del 31 ottobre 2012. La domanda dovrà essere presentata all’Ufficio regionale direttamente o a mezzo raccomandata A/R all’indirizzo: Regione Lazio – Dipartimento sociale – Direzione regionale Politiche sociali e Famiglia – Area Terzo settore e Servizio civile – Ufficio Servizio civile – via del Serafico 127, 00142 – Roma.
“Nel Lazio – continua Forte – il Servizio civile nell’ultimo anno ha conosciuto una crescita esponenziale sia per numero di progetti avviati, sia per numero di giovani coinvolti. Vogliamo continuare lungo questa strada, che è un tassello fondamentale nel nostro processo di valorizzazione del ruolo del terzo settore nell’offerta dei servizi alla persona e alle comunità. Soprattutto in un momento in cui per rispondere ai bisogni crescenti delle persone e delle famiglie risulta quanto mai strategico la qualità e la ramificazione sul territorio degli interventi delle tante associazioni, cooperative e imprese sociali che già operano nel Lazio”.
Anche per la valutazione dei progetti 2013, vengono confermati i criteri introdotti nel 2011 “che – sottolinea Forte – ci hanno permesso di orientare le azioni messe in campo dagli enti verso quei settori dove maggiore è la domanda, come l’assistenza agli anziani, ai disabili e alle categorie svantaggiate. Criteri che, con la riduzione da quattro a due del numero minimo di giovani da impiegare nei progetti, ci hanno consentito anche di razionalizzare le risorse umane rispetto alle reali esigenze dei territori, con particolare attenzione ai piccoli Comuni che per le loro stesse dimensioni e, spesso, il loro isolamento geografico più di altri soffrono di carenza di servizi”.
Nel dettaglio, i criteri assegnano un punteggio specifico (da 0 a 4 punti) ai progetti di assistenza rivolti agli anziani, ai disabili e a tutte le categorie maggiormente svantaggiate. In più, viene valorizzata l’esperienza nell’ambito del volontariato dell’ente che propone il progetto (in base alla quale verranno assegnati da 0 a 2 punti) e viene incentivato il percorso formativo rivolto ai giovani (da 0 a 6 punti). Vengono premiati, inoltre, quei progetti che prevedono accordi con imprese per lo svolgimento di tirocini o stage (da 0 a 4 punti), mentre un punteggio aggiuntivo (fino a un massimo di 4 punti) è vincolato alla presentazione di un piano di comunicazione dettagliato, che informi i cittadini sui servizi offerti.