IMPIANTO A BIOMASSE A FARA SABINA, UN ENNESIMO PROGETTO ISOLATO E NON PARTECIPATO

Centrale a biomasse a Fara Sabina

Il WWF Bassa Sabina ha inviato agli organi competenti della Provincia di Rieti le proprie osservazioni relative alla proposta di impianto a Biomasse presentato dalla Società CONVERT SPA da costruirsi nel territorio del Comune di Fara Sabina.

Se è vero per il WWF che tali impianti possono rappresentare un risparmio dei consumi e, in varie occasioni, possono essere un volano di attività locali, la loro costruzione deve assolutamente passare per la realizzazione di una corretta filiera legno-energia che valuti attentamente tutti gli aspetti: da quello ambientale, in primis, fino a quello sociale, incentivando la nascita di cooperative locali o la condivisione degli investimenti da parte dei Comuni stessi visto i ritorni economici ambientali e sociali.

“Il progetto sopra indicato e da noi esaminato – dichiara Lorenzo Petracchini Presidente del WWF Bassa Sabina – sembra invece recare in sé caratteristiche che lo avvicinano ad una speculazioneeconomica degli incentivi che non va assolutamente incontro alla peculiarità del territorio. Un progetto che non è stato assolutamente condiviso con i cittadini e con le Amministrazioni Locali. Come WWF riteniamo che non sia più possibile trattare l’energia, specie quella rinnovabile, come un mero investimento finanziario calato sul territorio e che non coinvolga le realtà locali”.

Quello che lascia interdetti è l’assenza di un chiaro programma di tipo energetico da parte della Provincia di Rieti che appare alla mercé delle richieste di sviluppo di nuovi, singoli impianti. Allo stato attuale non esiste infatti un piano energetico che faccia luce sulla programmazione per lo sviluppo delle fonti rinnovabili in Provincia, del quale peraltro si ravvisa la necessità.

E’ necessario fare chiarezza sulle modalità con cui si intende progredire rispetto alla necessaria crescita della produzione energetica da fonte rinnovabile che solo un piano energetico condiviso con i tanti Comuni del territorio può fornire "Purtroppo registriamo ancora una inaccettabile assenza di verifica strategica ambientale in tema di energia – dichiara Vanessa Ranieri Presidente del WWF Lazio – al fine di comprendere il reale fabbisogno regionale. Sottrarre questi piccoli impianti inferiori ad 1 megawatt alla verifica di impatto ambientale significa lasciare il territorio completamente rimesso non ad una reale politica virtuosa energetica ma piuttosto ad una completa deregulation".