POGGIO NATIVO, A MARIA PIA FANFANI IL PREMIO "IL RATTO DELLE SABINE"

Premio Ratto delle Sabine 2010

Donne di valore, caparbie, forti e uniche. Donne che si sono distinte per la loro capacità, creatività, lavoro, originalità . E rigorosamente over sessanta. Sono le donne che vuole premiare “Il ratto delle Sabine”, un originale e prestigioso riconoscimento, giunto alla sua terza edizione, che verrà consegnato quest’anno a Maria Pia Fanfani in una speciale serata sabato 28 luglio 2012 alle ore 20.30 a Poggio Nativo (Piazza Roma), un antico borgo della Sabina.

Parteciperanno: Laura Lattuada, direttore artistico, Maddalena Letta, presidente del Comitato d’Onore, Assunta Almirante, Vittore Antonini, sindaco di Poggio Nativo, Pippo Baudo, Lella Bertinotti, Angelo Maria Cicolani, Erminia Manfredi, Chiara Marolla, Prefetto di Rieti, Marta Marzotto, Fabio Melilli, Presidente della provincia di Rieti, Simone Petangeli,  Sindaco di Rieti.

Il “Ratto delle Sabine”, ideato da Laura Lattuada – attrice di televisione e teatro, reduce dal successo al Festival di Spoleto con “Questo amore” di Cotroneo – è un elogio all’entusiasmo, alla vitalità, all’ intelligenza di  donne che si sono rese utili e attive per se stesse e per gli altri. Esattamente come le antiche sabine – bellissime, forti e sagge che vennero rapite  dai romani e popolarono la città di Roma – le prescelte rispecchiano queste particolari caratteristiche di coraggio e equilibrio. Il comitato organizzativo del premio –  presieduto da Maddalena Letta, nativa di Rieti e quindi Sabina “doc” – ha preso in considerazione, anche per questo terzo appuntamento, numerose figure femminili over 60 che si muovono nei campi più diversi (dall’imprenditoria alla cultura, dalle istituzione allo spettacolo, dall’arte alla ricerca scientifica) e ha deciso di assegnare il premio di quest’anno a Maria Pia Fanfani.

Nel corso della serata si alternano intermezzi musicali eseguiti dalla Fuccelli Fisarmony Ensemble. Il coordinamento della manifestazione è a cura di Jean Paul Troili, originario di Poggio Nativo. “Ho scoperto il territorio sabino, quando cercando una casa vicino a Roma, in una campagna ancora incontaminata e“selvaggia, tra boschi e montagne a meno di un’ora dalla Capitale” – afferma la Lattuada -.“Così ho pensato a quanto sarebbe stato bello unire la mia passione per il teatro e lo spettacolo alla Sabina, per valorizzare questo territorio così affascinante e gratificare donne over sessanta che prendono la vita come un gioco avventuroso, consapevoli della propria età”.