L’Associazione Giovanile A.R.C.A. Rieti organizza la proiezione del controverso “Zeitgeist”, web-film no profit del 2007, diretto, prodotto e distribuito da Peter Joseph. "Zeitgeist" (in tedesco ‘Spirito del Tempo’) è un termine coniato alla fine dell’800, che sta ad indicare la tendenza culturale predominante in una determinata epoca.
Partendo da questa espressione, questo straordinario documentario, suddivide la sua ricerca in tre parti estremamente interessanti, e soprattutto, come lo stesso autore precisa all’interno della pellicola, sviluppate in modo prettamente accademico.
Attraverso quindi una ricerca meticolosa il film analizza prima il concetto di religione, in particolare quella cristiana, poi la devastante importanza dei media nel mondo attuale, usando "il mito" dell’ 11 Settembre, ed infine conclude il percorso analizzando la storia recente del secolo passato, attraverso un punto di vista incentrato sul potere economico predominante nel mondo.
Sicuramente la prima parte, quella dedicata alla religione, è quella più interessante e meglio documentata. Va detto che questo è un documentario indirizzato ad un popolo, quello americano, che culturalmente parlando (seppur generalizzando il concetto, del resto questo è un documentario made in USA) risulta essere piuttosto ignorante.
Così quello che può rivelarsi un concetto noto ai più (perlomeno in Italia), come il fatto che la nascita di Gesù indicata nel 25 dicembre sia solo una data convenzionale usata, trova impreparati i più sul suolo americano. Quello che molti invece non sanno, è che ci sono decine e decine di religioni che precedono anche di millenni il cristianesimo, che sono identiche, o quasi, alla storia dell’ultimo dei grandi messia instaurati dall’uomo negli ultimi duemila anni.
Se "l’oppio dei popoli" di Carl Marx, è una delle definizioni più azzeccate per quanto riguarda il concetto di religione, la prima parte di questa pellicola, offre talmente tanti riferimenti storici che avrebbero sbalordito anche il grande filosofo tedesco.
Non stupisce che il film non sia mai stato distribuito in Italia, e che in pochi conoscano la sua esistenza. La seconda parte, intitolata "Il mondo come palcoscenico", è incentrata "sul mito" dell’ 11 Settembre 2001.
Portando alla luce testimonianze e documenti, già presenti in precedenti lavori come il celebre "Fahrenheit 9/11" di Michael Moore, l’autore di questa pellicola, introduce documenti inediti, davvero inquietanti, diversi riscontri, ed analogie con diversi eventi storici passati.
Là dove Moore si era fermato allo scopo solo di instaurare un dubbio, seppur fortissimo, nello spettatore, questo film va oltre, portando accuse, oggettivamente fondate, e fatti incontestabili che il tempo sta confermando.
La terza parte intitolata "Non fate caso agli uomini dietro le quinte", è anch’essa documentatissima e estremamente interessante.
Si parla soprattutto della storia recente, del secolo trascorso, e mette in risalto l’importanza e la crescita incessante del potere economico nel mondo attuale, potere in mano a pochi potenti banchieri, che sovvertono l’ordine mondiale delle cose, decidendo guerre, conflitti, alimentando spesso ambo le parti, ingannando la gente, gli elettori, il mondo.
I Guerra mondiale, II Guerra Mondiale e Vietman, nel dettaglio le tre recenti guerre analizzate, guerre che hanno portato miliardi di introiti a questi banchieri, miliardi di debiti che gli stati verseranno con gli interessi a questi stesse poche persone.
Tutto è estremamente potente e sensato in questo documentario, e il concetto che emerge non è ne sterile, ne semplicisticamente fazioso. Non è un semplice attacco ai politici, al Bush o al Berlusconi di turno, ma il concetto che viene fuori è quello che quella gente che ha un potere economico tale da governare privatamente l’economia di uno stato e di un popolo, spesso, quasi sempre, è la stessa persona che governa direttamente quel popolo, che lo guida, lo inganna, si fa eleggere, viene ciecamente seguito.
Seppur mettendo moltissima carne al fuoco, e giungendo a delle conclusioni talvolta un pochino fantasiose, questa pellicola ha il merito di analizzare i fatti in modo unicamente ed esclusivamente storico ed accademico, un ricerca basata su fatti incontrovertibili, che per la loro plausibilità difficilmente provocheranno le risa di qualcuno, ma anzi lo faranno riflettere moltissimo.
La proiezione avrà luogo venerdì 27 Novembre alla Sala dei Cordari con inizio alle ore 21.00.