Ridimensionamento scolastico, si è svolto a Leonessa il consiglio straordinario richiesto dalla minoranza

A Leonessa si è svolto mercoledì scorso il consiglio straordinario richiesto dal gruppo di minoranza dai cons. Paciucci, Brunella e Climinti per discutere in sede istituzionale del sentito problema del ridimensionamento scolastico.

“Abbiamo richiesto di discuterne in sede di consiglio perché da anni ci battiamo per contrastare l’avanzata inesorabile di una logica economica che vede i nostri territori privarsi delle risorse migliori. E’ assurdo investire e finanziare progetti per l’edilizia scolastica e poi proporne l’accorpamento per svuotare le scuole dei servizi amministrativi – afferma il capo gruppo di minoranza Vito Paciucci e continua – poco più di un anno fa abbiamo edificato una scuola completamente antisismica e nel frattempo abbiamo ottenuto finanziamenti di oltre quattro milioni e mezzo di euro per la messa in sicurezza dei vecchi plessi, quindi mi domando che senso abbia fare tutto questo se l’obiettivo nel lungo periodo sia mirato alla delocalizzazione dell’attività scolastica che inizia esattamente con  la privazione degli uffici fino a terminare con il completo smantellamento della scuola, visto il criterio numerico adottato. Questo sistema non può essere avallato ciecamente da una maggioranza che addirittura non è consapevole che a Leonessa non ci sono mai state le pluriclassi e speriamo che mai se ne ravvisi il bisogno”.

Ha dichiarato l’ex vice sindaco di Leonessa e ha continuato facendo un accenno alle proposte avanzate dall’attuale sindaco Gizzi coadiuvate dal consigliere provinciale Alessio Angelucci che a Leonessa ha inoltre la cattedra di religione “non possiamo restare inermi difronte all’assurda proposta portata in I Commissione in provincia dal cons. Angelucci secondo la quale il Sindaco Gizzi si mostra disponibile ad un accorpamento con Amatrice e Antrodoco, come se le distanze chilometriche e i disagi infrastrutturali e spesso metereologici siano del tutto irrilevanti per la popolazione leonessana che per espletare gli adempimenti amministrativi della scuola deve affrontare. Iniziare a spostare i servizi altrove significa invitare i cittadini all’esodo verso il capoluogo e questo noi non possiamo permetterlo, sia come area interna che come comune colpito dal sisma”. Così ha concluso Paciucci, determinato ad andare fino in fondo.

Nel frattempo il Sindaco Gizzi proprio in occasione del consiglio straordinario ha comunicato che per il momento si procederà ad inoltrare la richiesta di proroga per un anno.