“In attesa che la Provincia di Rieti illustri la sua proposta di delibera del nuovo piano di dimensionamento al Comitato Provinciale dove, insieme al Dirigente USP, ai Sindaci, ai DS siedono anche le Organizzazioni Sindacali della scuola, interveniamo sulla recente proposta avanzata dal Dirigente USP di Rieti Giovanni Lorenzini e la replica del parlamentare Paolo Trancassini.
Legittimo secondo noi che l’USP faccia una proposta (meglio se si limitasse ad esprimesse un parere), altrettanto legittima la posizione dei sindaci e quella di chiunque voglia offrire un contributo alla discussione ma, lo ricordiamo, l’iter prevede una assunzione di diretta competenza e responsabilità da parte dell’Ente Provincia prima e della Regione Lazio poi attraverso scelte che auspichiamo vadano nella direzione di una “razionalizzazione” invece che di un “dimensionamento”.
Le Linee Guida della regione prevedono infatti che le Amministrazioni Provinciali dovranno acquisire le proposte dei comuni ed i pareri dei Consigli di Istituto delle scuole e la mappatura della situazione delle pluriclassi da parte dell’USP.
Ci aspettiamo quindi che tutti questi soggetti interessati nell’avanzare proposte tengano conto dell’interesse generale e che queste siano soprattutto largamente condivise da chi poi le dovrà “subire” (l’utenza ed il personale), insomma evitare che ognuno di loro assuma posizioni proprie.
Ci lascia molto perplessi ad esempio che si possa pensare ad aggregazioni di scuole come quella riportata dalla stampa (Amatrice con Leonessa ed Antrodoco) e ci piacerebbe sapere ad esempio se è per tutti chiaro che in quel caso sia l’Ufficio di presidenza che quello di segreteria sarebbe ubicato unicamente in una sola sede con la perdita di titolarità dal parte del personale ed il conseguente disagio per l’utenza nei rapporti burocratici con la scuola.
E’ vero che dimensionare non significa chiudere una scuola ma è altrettanto vero che in questo settore unire realtà equivale a ridurre innanzitutto il personale e questo, per un sindacato, non può costituire certo solo un dettaglio.
A chi ci chiederà un parere diremo con chiarezza che a fronte di inevitabili aggregazioni in città come quella che auspica per esempio il personale interessato del I.I.S “Varrone” che attraverso un documento chiedono una logica aggregazione con la costituzione di un polo liceale e l’aggregazione dell’Istituto Tecnico per geometri con l’I.I.S “Rosatelli”, si potrebbero cogliere addirittura delle opportunità restituendo l’autonomia a scuole ora sottodimensionate (es. Casperia o Torricella) attraverso parziali aggiustamenti nei loro territori.
La posizione dello SNALS, più volte esplicitata nel corso degli anni non può tuttavia non tener conto del fatto che le scuole in “reggenza” nel frattempo sono diventate 10 con tutte le carenze e le difficoltà del caso (es: il DS e la DSGA dell’I.I.S “A.Moro” di Passo Corese sono in servizio anche in quel di Amatrice) e che pertanto qualche intervento dovrà e potrà essere fatto con la collaborazione di tutti senza arroccamenti pre costitiuiti.
Restiamo in attesa di aprire quel confronto serio e costruttivo che avevamo auspicato da tempo”.
Il Segretario Provinciale, Prof. Luciano Isceri